Consorzi di bonifica, continua la guerra agli avvisi di pagamento

Gli avvisi di pagamento emessi dai Consorzi di Bonifica sono contestabili. Si attiva lo Sportello dei Diritti contro l’ennesima minaccia per le tasche degli agricoltori salentini e si attende un’ondata di ricorsi.

L’ultima minaccia per le tasche dei salentini ha il nome degli avvisi di pagamento emessi dai Consorzi di Bonifica, la cui notifica ai proprietari di terreni agricoli, suona come un ridondante scoraggiamento che segue l’incubo dell’effetto “xylella”.

A difendere il settore agricolo da un potenziale ko, il cui colpo di grazia giungerebbe proprio dai tributi riguardanti attività di bonifica e manutenzione degli impianti di irrigazione, in attesa di un definitivo intervento amministrativo da parte del nuovo governo regionale, interviene lo “Sportello dei Diritti”, già portavoce vittorioso di simili battaglie innanzi alle competenti Commissioni Tributarie Provinciali, in opposizione agli “estimi catastali” e alle ingiunzioni della S.O.G.E.T. s.p.A. .

La soluzione riguardo all’ultimo spauracchio per il settore agricolo, secondo l’avvocato Maurizio Villani, consulente dello Sportello, è di facile rinvenimento, proprio grazie  alla sentenza n. 2241 del 06 febbraio 2015, della Corte di Cassazione, Sezione  Tributaria, pronunciatasi su importanti principi in merito alla tassazione dei contributi di bonifica che ove applicati renderebbero nulli gli avvisi recentemente  notificati ai proprietari dei fondi ricadenti nelle aree interessate dai consorzi.

Secondo la Suprema Corte, infatti, si ha un’inversione dell’onere della prova, qualora il proprietario dell’immobile compreso nel “perimetro di contribuenza”, secondo quanto dimostrato dall’ente impositore,
 contesti il piano di classifica nella sua legittimità o nel suo contenuto.

In tal modo l’esistenza del presunto beneficio  oggetto della tassazione non dev essere più provata dal contribuente,ma di conseguenza l’onere della prova torna a gravare sul consorzio di bonifica. E proprio relativamente ai benefici in questione, si espone Giovanni D’agata, presidente dello Sportello dei Diritti, “sono tuttora insussistenti tanto da ritenere fondata la possibilità di poter presentare opposizione e vedere riconosciute le proprie ragioni “.

Lo Sportello dei Diritti si dimostra disponibile ad offrire il massimo supporto per chiunque sia interessato al ricorso, consigliando di rivolgersi agli addetti mediante contatto telefonico – 389 01 88 131- e a mezzo e-mail [email protected] entro 60 giorni dalla notifica dell’atto, prevedendo la potenziale ondata di opposizioni.

Sul tema, in giornata, è intervenuto anche il neoconsigliere regionale Ernesto Abaterusso che chiede un incontro al Governatore di Puglia Michele Emiliano attraverso una lettera aperta: ' Caro Presidente, siamo tornati indietro di 10 anni. In questi giorni siamo tempestati di proteste in seguito alla notifica degli avvisi di pagamento dei consorzi di bonifica dell'Arneo e di Ugento. La situazione è particolarmente esplosiva nel Salento perché qui più che altrove non c'è alcuna rispondenza tra il tributo richiesto e i servizi erogati. La legge 4/2012 non ha risolto  questo problema ed oggi, dopo dieci anni, ci si ritrova punto e a capo, con la richiesta di pagamento di una tassa che appare ed è ingiustificata. Ecco perché tra i cittadini c'è ribellione e indignazione.'



In questo articolo: