Il Dea di Lecce è pronto, sarà un ospedale all’avanguardia contro il coronavirus

La nuova struttura da sabato 21 marzo inizierà la sua attività con un percorso dedicato ai pazienti affetti da coronavirus. La soddisfazione di Emiliano e del Direttore Generale della Asl di Lecce

Dopo le polemiche dei giorni scorsi sulla mancata apertura, oggi, finalmente, la buona, buonissima notizia è giunta. Il Dipartimento di emergenza e accettazione (DEA) del Presidio Ospedaliero Vito Fazzi di Lecce è stato trasformato in ospedale Covid-19 ed è pronto ad accogliere i pazienti.

Con la determina dirigenziale numero 76 di oggi, venerdì 20 marzo la Regione Puglia ne sancisce l’attivazione.

“Abbiamo attivato anche questo importantissimo presidio per far fronte all’emergenza coronavirus possiamo quindi contare su una struttura moderna e funzionale, che rispetta tutti i parametri per la migliore assistenza dei malati Covid-19”, ha dichiarato il Governatore di Puglia, Michele Emiliano.

La riorganizzazione

Nato come nuovo Dipartimento di emergenza e accettazione del Presidio Ospedaliero Vito Fazzi di Lecce per accogliere al suo interno tutti i reparti ospedalieri ad alta complessità di cure, come la rianimazione, la cardiochirurgia, l’unità coronarica, la cardiologia, la chirurgia, l’ortopedia con il trauma center, a causa dell’emergenza epidemiologica da Covid-19, è stato riorganizzato in Ospedale Covid seguendo le indicazioni dettate dalla Regione Puglia il 16 marzo scorso.

Domani l’attivazione

Da domani quindi il DEA-Covid potrà iniziare la sua attività con un percorso dedicato ai pazienti affetti da Covid-19, con 6 posti di osservazione breve intensiva per pazienti giunti al pronto soccorso con una gravissima insufficienza respiratoria, 36 posti di Terapia intensiva-Rianimazione, 40 posti letto in Malattie Infettive – Covid e 44 di Pneumologia – Covid, anche questi dotati di posti letto di terapia sub intensiva.

“È stata una corsa contro il tempo finalizzata a garantire in tempo utile i servizi necessari per affrontare una prima ondata di richieste di ricovero”, ha invece dichiarato il Direttore Generale della Asl di Lecce, Rodolfo Rollo. “Si è pronti inoltre a incrementare ulteriormente il numero di posti letto di ulteriori 50 unità, con 16 posti di terapia intensiva nel caso in cui dovessero verificarsi ulteriori picchi di afflusso di pazienti. La nostra azienda ha agito compatta e con solerzia per contribuire a contenere l’emergenza, mettendo in campo uomini e donne competenti, tecnologie avanzate e strutture adeguate. Il resto dovrà essere dimostrato sul campo dalla nostra capacità organizzativa”, ha concluso.

Anche il servizio di radiodiagnostica

I reparti di degenza saranno supportati da un Servizio di radiodiagnostica, dotato di una TAC a 128 strati, una sala di radiologia tradizionale e di ambulatori di ecodiagnostica, anche cardiologica.

Rimarrà in funzione presso il plesso originale il reparto di Malattie infettive già voluto dall’ordinaria programmazione regionale con i suoi 26 posti letto.

La direzione strategica della Asl di Lecce ha tenuto a ringraziare, inoltre, i medici, gli infermieri, il personale tecnico e sanitario, Sanitaservice e i dipendenti delle aziende che con dedizione, impegno e celerità, hanno reso possibile la riorganizzazione dell’intera struttura.



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