Fase 2, il Governo studia le mosse: ecco le possibili tappe

Mentre parte la nuova fase del lockdown, il Governo studia le mosse per ripartire: la Fase 2 sarà piena di regole da seguire, con attività riaperte a scaglioni.

Una “mini” Fase 2 inizia già oggi. Con il prolungamento della quarantena per tutti gli italiani fino al prossimo 3 maggio, qualcuno stamattina potrà riaprire le sue serrande. Oltre ai servizi essenziali (che non si sono mai fermati durante l’emergenza), oggi, martedì 14 aprile, riapriranno librerie, cartolerie, negozi per bambini, oltre ai servizi forestali.

Piccoli passi verso la fase della “convivenza” con il virus, mentre il Governo adesso studia la graduale ripartenza generale. Sarà una fase lenta, ricca di regole per ridurre al minimo il rischio contagio, ma comunque la “Fase 2” ci sarà. Quando? Il Premier Giuseppe Conte vaglia alcune ipotesi.

Fonti governative spiegano che si sta infatti lavorando alla riapertura di alcune attività anche prima della fine del lockdown, già dalla prossima settimana (dal 20 aprile in poi), partendo da alcune filiere nelle quali il lavoro si può con più rapidità riorganizzare in sicurezza. Ne sono un esempio il campo della moda, dell’automotive e della metallurgia.

Piccoli step, prima di varare ufficialmente la Fase 2 dal 4 maggio, con movimenti (pur sempre giustificati) rigorosamente con mascherina, guanti e rispettando la distanza di sicurezza. Nella stessa data potrebbero ripartire altre attività, mentre dall’11 maggio potrebbero riprendere le udienze nei Tribunali, con contestuale riprese delle attività degli studi professionali.

Come abbiamo riportato in un precedente articolo (clicca QUI) c’è una ‘tabella del rischio professionale’ stilata dall’INPS che potrebbe tracciare la rotta: nella seconda metà di maggio potrebbero riaprire bar e ristoranti, ma solo se in grado di far rispettare le giuste distanze al proprio interno.

A fine del prossimo mese, tra gli ultimi, ci sarebbero i parrucchieri, i barbieri e gli estetisti, rigorosamente con obbligo di mascherina e con ingressi singoli della clientela.

Per venire incontro alle esigenze dello sport, poi, il 31 maggio ci sarebbe la ripartenza campionato di Serie A, mentre a giugno via libera a centri sportivi, ma solo per sport individuali.

Le scuole? Difficile ipotizzare (e rischiare) il 18 maggio: studenti e docenti si rivedranno direttamente a settembre, con nuove regole, tra cui turnazione e didattica a distanza.

Sarà ancora molto lunga, invece, l’astinenza da cinema e teatri: se non saranno in grado di rispettare le distanze, riapriranno solo a fine anno, mentre soltanto nel 2021 si tornerà a ballare in discoteca e allo stadio.

E le vacanze al mare?

Un altro grande interrogativo riguarda il mare. Sentendo Lorenza Bonaccorsi, sottosegretario del Mibact, pare giungere qualche conforto. “Ci stiamo lavorando – ha spiegato – dal punto di vista degli atti amministrativi necessari per gli stabilimenti, immaginando una serie di normative prese con il comitato tecnico scientifico, che contemplano l’ipotesi di un distanziamento”.

Quello che potrebbe cambiare è proprio il concetto di turismo. Bonaccorsi ha infatti fatto sapere che sono allo studio misure per consentire lo sviluppo di un “turismo di prossimità” che favorisca i borghi rispetto alle aree più affollate.



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