Il Coronavirus sarà anche un po’ più aggressivo di una ‘banale’ influenza, ma a differenza dei malesseri di stagione ha costretto il Comitato tecnico-scientifico voluto dal premier Giuseppe Conte a rivedere molti comportamenti che, prima dell’arrivo del Covid19, sembravano scontati. Se tutti, ma proprio tutti ora conoscono il modo corretto di lavarsi le mani (strofinando con acqua e sapone per almeno 60 secondi o usando i disinfettanti in gel, ormai introvabili. Qui la ricetta per prepararli in casa), ben presto gli italiani (e non solo chi vive nella zona rossa) dovranno evitare abbracci, baci e strette di mano. Insomma, quei piccoli gesti che se negati, in altri tempi, avrebbero fatto urlare alla maleducazione e alla scortesia.
Mani giunte, dita all’insù e “Namaste” raccomandano in India. Meglio una pacca sulla spalla invita il ministro della Salute australiano, Brad Hazzard. Negli Emirati Arabi, invece, i governi hanno consigliato ai cittadini di smetterla di salutarsi con “naso contro naso” e di farlo solo “gesticolando”. E in Italia? Idem. Niente baci, strette di mano o abbracci.
Il contatore dei contagi che scorre veloce e rischia di mandare in tilt il sistema sanitario impone la quarantena anche per le effusioni. Ma c’è di più. È consigliata la distanza di sicurezza di un metro, anzi meglio due, perché le goccioline che vibrano nell’aria dopo uno starnuto o un colpo di tosse sono il principale responsabile del contagio.
Tra le ‘raccomandazioni’ valide per i prossimi 30 giorni spunta anche il consiglio per gli anziani (over 75 o over 65 con patologie) di non uscire. Questo non significa che bisogna barricarsi in casa, ma che è necessario limitare al minimo i rapporti personali e gli spostamenti. E quello di evitare i luoghi affollati. Discoteche e pub potrebbero diventare off-limits per tutti, mentre a cinema e teatri potrebbe essere imposto l’obbligo di rispettare la regola di ‘alternare’ le poltrone. Una ‘occupata’- una ‘libera’ insomma.
Stop anche alle manifestazioni pubbliche e sportive, tranne per il campionato di calcio che – almeno per il momento – continuerà senza i tifosi negli stadi. Porte chiuse, quindi. Come le labbra, per mandare baci volanti. Gli unici concessi.
