
In questo momento sentiamo la vostra vicinanza. Al lavoro ci accompagnano le vostre preghiere; a casa, i vostri messaggi pieni di premura e amore. In un momento di emergenza come questo, le parole ed i piccoli gesti arrivano dritti all’anima, non passano inosservati come magari poteva accadere prima.
Sì, il lavoro è un vero fronte di guerra in cui noi sanitari siamo in prima fila, ma vicino a noi, proprio ad un metro, ci siete tutti voi. Il vostro compito in questa immensa ed inaspettata guerra lo adempite stando ad un metro di distanza, lavandovi spesso le mani, mantenendo le distanze ma soprattutto…stando a casa! State a casa!
Tutto quello che leggete o sentite in TV è triste ma vero.
E posso assicurarvi che, oltre alla profonda tristezza che proviamo, stringere la mano di qualcuno che fra poco non ci sarà ci fa sentire un po’ meno fragili davanti alla forza con la quale l’epidemia Covid-19 ci travolge. Lo scenario è tragico, tragico per chi vede andarsene i propri cari anche se a distanza.
Sì, questa è una missione forte, estrema…non bastano più i prelievi, le flebo o i farmaci…adesso si ha bisogno di altro. Siamo divise sporche, tute contaminate, mascherine piene di condensa e tante ore senza bere e senza andare in bagno ……la Buona Notizia: che un giorno potremo indossare divise bianche o blu, guanti puliti, calzari non contaminati e potremo girare senza mascherine…abbracciare i nostri cari e sentire il calore che solo un abbraccio può fare…Grazie per la stima….
Sono solo una mamma di 4 figli che in questo momento mi sopportano ..perché la stanchezza a volte prende il sopravvento!