Crollo della palestra, all’appello degli studenti di Gallipoli risponde Gabellone

A Novembre è crollato il solaio della palestra del Q.Ennio: gli studenti sono ancora senza uno spazio idoneo entro cui svolgere le curriculari ore di educazione fisica e i professori impossibilitati a lavorare.

Gli studenti del Liceo Q.Ennio di Gallipoli ci hanno segnalato una situazione gravissima: sei mesi fa il solaio della palestra della sede centrale ha ceduto ed ancora oggi, a distanza di mesi, alunni e docenti sono spogliati del diritto di svolgere regolarmente le lezioni in spazi idonei.
 
La prima testimonianza raccolta è quella del rappresentante degli studenti, Francesco Ferilli. “A Gennaio una circolare informava che avremmo fatto educazione fisica nelle classi, nei corridoi o nell’atrio esterno. Però aule e corridoi non sono palestre e spesso succede che quell’ora di didattica venga perduta. Stesso problema nel cortile dove ci si ritrova a dividere uno spazio limitiato con altre classi: fare educazione fisica è impossibile. E’ una problematica che colpisce sia noi che i professori e iniziamo a pensare a delle manifestazioni per esprimere il nostro disagio. Io frequento il quinto anno, tra due mesi me ne andrò e potrei lavarmene le mani ma prendere una posizione è una questione di affetto verso l’Istituto ed è un esempio che, con gli altri maturandi, vogliamo dare ai ragazzi di primo affinchè non rinuncino a farsi sentire qualora il problema non si dovesse risolvere”.
 

Importante anche le dichiarazioni del Preside del Liceo, Antonio Errico, che ha risposto alle nostre domande.
 
“Preside, chi può sbloccare la situazione?”
“Abbiamo sottoposto la questione all’attenzione della Provincia, che è l’unico Ente dotato della competenza per agire, ma ancora non è giunta una risposta ufficiale. Auspico che provveda quanto prima perché la situazione richiede un intervento significativo: bisogna garantire la sicurezza degli studenti.”
 

“Ci hanno informati di una circolare in cui si invitava a fare educazione fisica nelle aule. Ce ne parla?”
“Quella circolare era una richiesta di collaborazione indirizzata ai genitori affinchè acconsentissero allo svolgimento dell’attività motoria in spazi che non sono quelli della palestra, essendo questa attualmente inagibile.”
 
“E quali sono questi spazi?”
“ I corridoi e l’atrio esterno, ad esempio. I genitori e gli studenti sono molto collaborativi ed in larga parte hanno aderito
.” .
 
Per quadrare il cerchio abbiamo contattato il Presidente della Provincia di Lecce Antonio Gabellone.
 

“Presidente, il Preside dell’Istituto ha scritto alla Provincia una prima volta a novembre, subito dopo il crollo, un’altra a dicembre sollecitando un intervento. Ancora non si è avuta una risposta ufficiale, perché?”
“Non ci possono essere risposte ufficiali, gli uffici per poter intervenire hanno bisogno di risorse di cui attualmente non si dispone. Il Governo centrale, con la legge di stabilità del 2016, ha da un lato aumentato il prelievo sugli introiti delle Province e dall’altro ha stanziato 245 milioni di euro per interventi manutenzione ordinaria e straordianria da effettuarsi su scuole e strade. Mentre l’aumento del prelievo è iniziato puntualmente dal 1 Gennaio la ripartizione tra le Province del fondo di cui sopra-che doveva aversi entro il 28 Febbraio-non ha ancora avuto luogo. Non si possono mettere in piedi procedure senza copertura finanziaria. Strade e scuole soffrono una condizione di disagio inaudita perché l’ente locale ha le mani legate: ci è stata sì attribuita la responsabilità di gestione ma ci sono state sottratte le risorse per farvici fronte.”
 
“Qualora gli studenti si cordinassero in una manifestazione apartitica volta ad ottenere risposte da parte del governo centrale lei sarebbe disposto a sostenere la protesta partecipandovi come figura istituzionale?”

“Assolutamente sì! Gli studenti, i professori e le province si devono far sentire in una battaglia che è a difesa di diritti fondamentali del cittadino, in un ambito come quello delle riforme dove-troppo spesso-si pretende di tagliare con un colpo di mannaia attività ed iniziative che fino a qualche tempo fa godevano di investimenti per milioni di euro".
 

A questo punto non ci resta che aspettare e vedere se, ed in che termini, una protesta dei Quintoenniesi avrà effettivamente luogo: noi di Leccenews24 saremo pronti a documentarla. 

A cura di Armenia Cotardo



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