Dall’imposta di soggiorno, attività destinate agli operatori turistici della cittÃ

Il comune di Lecce, in collaborazione con Confcommercio e Confesercenti,utilizzando i fondi dell’imposta di soggiorno, realizzerà attività per l’innalzamento dei livelli qualitativi di accoglienza delle strutture turistico ricettive del territorio.

A pochi anni dalla reintroduzione dell’imposta di soggiorno, tra polemiche, omissioni  e controffensive, a Palazzo Carafa si torna a parlare del discusso tributo.

In occasione della presentazione  delle iniziative in programma, da realizzare proprio con i fondi dell’ imposta, l’assessore Monosi  ha condotto un resoconto del dato contabile in questione, ricordando come l’imposta di soggiorno sia “non un peso ma un’occasione per il territorio “. Così si è fatta chiarezza sull’impiego condiviso dell’incasso: il 10 per cento è destinato ad attività turistiche, la restante parte dell’importo ad attività istituzionali, quali igiene pubblica, smaltimento rifiuti, eventi. Gran parte delle spese, per il 2016, secondo un’indiscrezione dello stesso Monosi, verteranno  sulla riqualificazione delle marine.

Nel 2015 si è riscontrato un incremento delle somme riscosse  e delle somme dichiarate rispetto agli scorsi anni, sebbene si sia comunque ben lontani dal poter affermare una plausibile corrispondenza tra i due dati in questione. Per un dichiarato pari a 446mila euro si è avuta una riscossione pari a 244mila euro, quindi circa 200 mila euro in meno di quanto avrebbe dovuto confluire nelle casse comunali.

Rimarcando la differente diligenza diffusa tra gli operatori degli alberghi, rispetto a una meno matura collaborazione proveniente da strutture quali bed and breakfast e case vacanza, si sono ripercorsi i “numeri” dei tre trimestri: nel primo trimestre, ad esempio, si è raggiunto un importo dichiarato pari 43 100 euro di cui solo 7mila provenienti da bed and breakfast.

E se talvolta il mancato versamento provenga comunque da chi ha provveduto alla regolare dichiarazione, purtroppo non è ancora insolita la totale omissione di quest’ultima. E proprio in quest’ultimo caso scatteranno le sanzioni.

Non si reputa necessario un ritorno alla task force per semplici dimenticanze, ma i provvedimenti saranno presi di fronte a delle vere e  proprie scorrettezze soprattutto nei confronti di onesti colleghi che si accollano il pagamento.

Nell’ottica di una spendita dei fondi ricavati dalla tassa in questione a fini di agevolare le strutture turistiche, fondamentali per l’economia e lo sviluppo del salento, questi verranno investiti anche per la realizzazione di due corsi: l’uno relativo al web marketing & social media management, l’altro la lingua inglese.

Ciascuna delle due iniziative promulgate dal Comune di Lecce, Confcommercio, Confesercenti, rivolte a titolari e dipendenti delle strutture turistico ricettive presenti sul territorio, mira proprio a professionalizzare le risorse umane che lavorano nel settore e migliorarne il livello qualitativo delle strategie di comunicazione.
 



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