Disoccupata affetta da depressione, ma non può pemettersi le cure: appello ai leccesi

Una donna leccese di 41 anni, disoccupata, vorrebbe curarsi dalla depressione, ma non possiede abbastanza denaro. Il ‘Pronto Soccorso dei Poveri’ lancia una appello ai cittadini per aiutare la signora a continuare la propria terapia.

Gli studiosi di psicologia la definiscono “malattia del secolo”. Parliamo della depressione, un male che colpisce circa 340 milioni di persone al mondo e, purtroppo, in costante aumento. C’è anche chi, accorgendosene, vorrebbe superare questa condizione salutare. A volte, però, non si possiedono le disponibilità economiche per far fronte a tali problematiche. Casi che riguardano pure il territorio salentino, come quello di una 41enne leccese – abitante di un alloggio di edilizia popolare – affetta da una grave forma di depressione. Eppure, come accade spesso, non possiede denaro a sufficienza per permettersi una cura. La donna, al momento disoccupata, si è dunque rivolta all’organizzazione no profit “Pronto Soccorso dei Poveri Lecce”, presente su Facebook per raccogliere le richieste degli utenti bisognosi d’assistenza. Quell’assistenza che spesso le istituzioni non riescono a fornire, ma compensata dal buon cuore di molti concittadini della città barocca.

La redazione di Leccenews24.it, dunque, accoglie l’appello del lodevole Pronto Soccorso, affinché “qualcuno possa a lei comprare delle medicine essenziali per continuare la terapia e riprendersi da questa brutta patologia che affligge tanti giovani. E risulta essere la prima responsabile di persone che arrivano a suicidarsi o a commettere azioni di autolesionismo personale. Aiutiamola!”. Generalmente, i pazienti sono trattati con farmaci antidepressivi e spesso, assieme ad essi, anche con la psicoterapia. L'ospedalizzazione può risultare necessaria solo in casi estremi, ovvero di fronte ad un auto-abbandono o qualora esista un significativo rischio di danno per sé o per altri.

Quando il Salento mette in moto la catena della solidarietà, può ottenere qualsiasi cosa.

Lo dimostra l’episodio del sig. Ugo Menunni, al quale è stato donato un camper, permettendogli di poter diminuire la soglia di povertà che lo attanagliava. 



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