A Gallipoli avviato l’iter per la realizzazione di un Eco-Museo marino

Il progetto vede la sua possibile realizzazione tra l’isola del Campo e la spiaggetta della Purità ed mirato alla riqualificazione e al recupero ambientale e infrastrutturale della spiaggia

L’amministrazione comunale di Gallipoli ha avviato l’iter per la realizzazione di un eco-museo marino tra la costa e l’isola del Campo. Un’idea che vede coniugare l’aspetto culturale a quello ambientale: infatti il progetto prevede la realizzazione di un “museo” con un numero variabile di statue, tra i 6 e i 10 elementi, da posizionare sul fondale marino a 5 metri di profondità. Per la realizzazione delle statue sarà utilizzato materiale atossico con PH neutro, privo di inquinanti nocivi. Inoltre grazie al cemento marino, particolarmente resistente, e alla sua consistenza ruvida si potrà favorire l’attecchimento degli organismi acquatici: le statue diventeranno parte integrante dell’ecosistema locale e con l’erosione marina muteranno nel tempo, ospitando varie forme viventi, favorendo la nascita della biodiversità marina, incentivando il cambiamento delle forme e dei connotati delle statue. Il progetto vede la sua possibile realizzazione tra l’isola del Campo e la spiaggetta della Purità e si inserisce all’interno di un progetto dell’amministrazione comunale mirato alla riqualificazione e al recupero ambientale e infrastrutturale della suddetta spiaggia. Nel medesimo tratto infatti vi è un corridoio protetto, ovvero interdetto alla navigazione, tra la costa e l’isola del Campo, finanziato da un bando regionale che contribuisce al raggiungimento degli obiettivi della SISUS (Sviluppo Urbano Sostenibile).

“Si tratta di un progetto complesso – dice la consigliera Nicoletti Rossana con delega all’ambiente e alla tutela delle coste – che non solo mira a valorizzare, tutelare e sensibilizzare il nostro patrimonio marino, bensì punta a diventare un’attrattiva turistica futura molto importante. È di rilevanza ambientale perché il tema proposto per la costruzione delle statue è il cambiamento climatico, in particolar modo l’innalzamento del livello del mare dovuto ad esso. Inoltre è importante poiché si realizzerà in una nuova zona protetta per la fauna e la flora marina, con l’obiettivo di proteggere gli ecosistemi e la biodiversità marina. Abbiamo scelto di immaginare il progetto in quell’area per incentivare un esperimento di riforestazione della prateria che risulta particolarmente degradata, a causa dell’ancoraggio selvaggio, ricostituendola con un impianto di posidonia, che sappiamo avere un ruolo fondamentale contro l’erosione costiera, per la salvaguardia della biodiversità, indispensabile per la fotosintesi”.

Il progetto coinvolgerà più realtà, non solo quelle cittadine ma anche istituzioni che potranno convalidare tutti gli aspetti tecnici del progetto, con cui vi è già stato un incontro preliminare.

“Nelle prossime settimane – conclude – convocheremo un tavolo tecnico con le parti interessate per avviare l’iter della fattibilità per la realizzazione dell’eco-museo marino”.