USA pazzi per il calcio: è l’effetto Messi

Gli USA sono pronti per consolidare un ruolo di primo piano nel calcio, dopo i tentativi attuati a più riprese negli ultimi decenni

Nei prossimi 12 mesi gli Stati Uniti ospiteranno il Mondiale per Club 2025, il Mondiale per nazionali femminile e il Mondiale per nazionali maschile. Insomma, un tris di eventi di risalto globale che ci faranno capire quanto gli USA siano effettivamente pronti per consolidare un ruolo di primo piano nel calcio, dopo i tentativi attuati a più riprese negli ultimi decenni, e non sempre con risultati degni di nota.

Rispetto alle prove passate, però, c’è qualcosa di diverso e che fa ben sperare chi fa il tifo per il calcio a stelle e strisce. Contrariamente al passato, infatti, questa volta le manifestazioni in fase di organizzazione sono in grado di poggiarsi su basi interne molto più solide, considerati i numeri in forte sviluppo e il buono stato di salute della Major League Soccer, testimoniato anche da pubblico sempre più numeroso in patria e, qui da noi, da un maggiore numero di persone che guardano le partite in streaming, si informano sui siti internet di settore, scommettono sugli eventi dei bookmaker recensiti da Rabona, acquistano merchandising, e così via.

L’effetto Messi (ma non solo)

Entriamo un po’ più nel dettaglio. La MLS, il principale campionato statunitense di calcio, nell’ultimo anno ha superato il record di spettatori allo stadio superando quota 11 milioni di persone e, dunque, elevandosi anche oltre il record del 2023, quando la MLS poté godere dell’effetto mediatico indotto dall’arrivo di Messi.

Naturalmente, questo dato non significa certamente che anche nel 2024 non sia comunque stata Messi la principale superstar che i tifosi sono andati a vedere, ma è altresì evidente che il ruolo della stella argentina si è integrato all’interno di un contesto molto più ampio e articolato, in cui hanno svolto un ruolo decisivo anche altri fattori.

Per esempio, il numero degli spettatori è schizzato su livelli record grazie anche a una migliore programmazione delle partite rispetto alle stagioni precedenti, e in virtù di un crescente radicamento delle tifoserie a livello locale, che stanno consolidando la loro passione nei confronti delle squadre che seguono.

Peraltro, in vista prospettica, si segnala come il numero di spettatori sia destinato a crescere ancora durante la stagione 2025, considerato che la MLS ha optato per l’allargamento a 30 squadre con l’ingresso della San Diego FC, che sarà la 15ma squadra della Western Conference.

Con il numero di spettatori medio a partita che si è riscontrato quest’anno (23.234), la MLS si conferma dunque il primo campionato non europeo per partecipazione del pubblico, finendo poco dietro la Ligue 1 francese (27.113 spettatori) e collocandosi sopra la Championship inglese (23.038 spettatori). Appare ancora lontano il podio, occupato da Bundesliga (39.512), Premier League (38.117) e Serie A (30.911).

Forse, è proprio questo il dato che risalta di più, e che fa ben comprendere come il principale torneo calcistico statunitense sia considerabile a tutti gli effetti tra i grandi del pallone mondiale. La decisione di adottare – dalla stagione 2026/27 – il calendario a cavallo di due anni, e non più durante l’intero anno solare come avviene adesso, dovrebbe inoltre spingere verso un ulteriore crescita, considerato che le partite dei play off saranno giocate in un clima più mite rispetto a quanto non accada ora.

Si possono allo stesso tempo citare le buone prestazioni del campionato femminile, con la National Women’s Soccer League che ha segnato nuovi record. Il numero degli spettatori ha superato il record del 2023 (1,4 milioni), arrivando a circa 2 milioni di persone. Anche in questo caso, un contributo favorevole è stato esercitato dal lancio di nuove squadre e dal fatto che molte squadre femminili hanno potuto utilizzare gli impianti della MLS o di altri sport maschili per match più importanti, potendo in tal modo fruire di strutture e visibilità migliorata.

Insomma, tutto lascia intendere che il calcio statunitense possa guardare con ottimismo al futuro.