Emergenza caldo, 118 e ‘Pronto Soccorso dei Poveri’ monitorano il territorio: attenzioni rivolte ad anziani e senza tetto

Il caldo torrido delle ultime ore rischia di creare non pochi problemi ad alcune categorie di soggetti deboli. Il 118 e l’associazione di volontariato varano un’attività di monitoraggio del territorio, consegnando bevande fresche e generi alimentari di ogni tipo.

Caldo torrido in tutto il Salento. Anche il tacco d’Italia, infatti, è stretto nella morsa della calura e dell’afa e, di conseguenza, torna prepotentemente in auge il tema dell’emergenza verso i soggetti più deboli.
 
Anziani, bambini e soggetti senza fissa dimora sono le categorie più facilmente esposte a malori e cali pressione, oltre che zuccheri. Un campanello d’allarme che torna a suonare ogni anno, ciclicamente, quando l’estate inizia a entrare nel vivo con le temperature sempre più torride.
 
Ecco perché il 118 di Lecce e l’Associazione ‘Pronto Soccorso dei Poveri’ hanno deciso di siglare nelle ultime ore un Protocollo d'Intesa per far fronte comune all'allarme. Il 118 presieduto dal dottor Maurizio Scardia, dunque, e l'associazione di volontariato retta dal presidente Tommaso Prima hanno deciso di mettersi al fianco per iniziare, congiuntamente, un monitoraggio del territorio, rivolto in particolare alle persone anziane che vivono da sole e senza energia elettrica, e ai senza fissa dimora o su chi vive in auto o in un camper.
 
L’azione di monitoraggio, in particolare, prevede l’assistenza verso queste categorie particolarmente vulnerabili in questo periodo garantendo loro bevande fresche e generi alimentari di vario tipo. I casi più gravi, poi, verranno segnalati a118 che garantirà intervento immediato in de i soggetti più a rischio per la propria salute.
 
“I cittadini – spiega il presidente del ‘Pronto Soccorso dei Poveri’ Tommaso Prima – possono donare bevande e ricevere informazioni utili chiamando al numero dell'associazione 346/9537000”.
 
Fronte comune contro l’emergenza-caldo, dunque. Un caldo che rischia di creare preoccupazioni per la propria salute, oltre che alle coltivazioni, con una emergenza siccità che rischia di arrecare danni considerevoli alle piantagioni.



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