Esecutivo il Regolamento del porto naturale di Porto Cesareo per la sicurezza delle Rade di Ponente e di Levante

Entrerà in vigore a far data dall’1 giugno nella mattinata di oggi la firma dell’Ordinanza del Comandante della Capitaneria di porto di Gallipoli, Enrico Macrì  

“È stata firmata, nella mattinata di oggi, dal Comandante della Capitaneria di porto di Gallipoli, Capitano di Vascello Enrico Macrì, l’Ordinanza n. 40/2020 con la quale è stato approvato e reso esecutivo il “Regolamento del porto naturale di Porto Cesareo” – Ed. Maggio 2020, che entrerà in vigore a far data dall’1 giugno 2020 (documento consultabile sul sito istituzionale al link http://www.guardiacostiera.gov.it/gallipoli ).

Il nuovo provvedimento normativo, che è frutto di un complesso ed articolato studio dello stato dei luoghi e delle particolari esigenze locali, oltre che di numerose lunghe consultazioni e confronti intercorsi con le parti interessate (Comune di Porto Cesareo, Consorzio di gestione dell’Area Marina protetta di Porto Cesareo, Cooperative pesca, Associazioni e Sodalizi nautici insistenti sul territorio), mira al ripristino nelle aree demaniali marittime delle Rade di Ponente e di Levante del porto naturale di Porto Cesareo delle necessarie condizioni di sicurezza della navigazione e portuale, oltre che di tutela ambientale.

Con l’emanazione dell’Ordinanza, rallentata ma non arrestata dall’emergenza sanitaria covid-19, si conclude di fatto la fase 2 – quella della riorganizzazione delle aree demaniali marittime – che fa seguito alla fase 1 durante la quale, all’indomani della mareggiata del 12 e 13 novembre del 2019, il personale della Capitaneria di porto – Guardia Costiera – di Gallipoli in collaborazione con il personale dell’Ufficio Locale Marittimo di Torre Cesarea, con il Comune di Porto Cesareo e con il personale dell’Area Marina Protetta di Porto Cesareo aveva iniziato, con l’intervento degli specialisti del 1° Nucleo Sommozzatori Guardia Costiera di San Benedetto del Tronto, un’attività di pulizia e rimozione dei numerosissimi relitti, rifiuti di ogni genere, gavitelli, corpi morti e catenarie che per decenni, com’è noto, sono stati abusivamente posizionati in maniera incontrollata sui fondali della pregevole baia. Dopo soli 10 giorni di attività erano stati rimossi circa 120 blocchi di cemento, 24 unità affondate e 85 punti abusivi di ormeggio, spesso di notevoli dimensioni.

In generale, il provvedimento prevede le regole da osservare nelle aree demaniali marittime ricomprese, l’individuazione a mare di specchi d’acqua per lo stazionamento all’ancora – almeno sin tanto che non saranno emanati i previsti provvedimenti autorizzativi – delle unità navali, l’individuazione di tre corridoi di transito all’interno dei quali le unità navali in ingresso/uscita dalle rade dovranno navigare e la destinazione degli spazi disponibili in banchina per le varie tipologie di unità navali, oltre che per le varie attività previste espletarsi.

Al termine dell’operazione di completa riorganizzazione, seguirà la fase 3, in occasione della quale si provvederà alla pulizia e rimozione completa di quanto, non in linea con le previsioni del Regolamento stesso, è stato abusivamente collocato in mare ed a terra in violazione delle vigenti normative ed a deturpamento e aggressione dell’ambiente marino e degli habitat naturali delle aree demaniali marittime delle Rade di Ponente e di Levante del porto naturale di Porto Cesareo.



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