Dall’Università di Spalato arriva l’allarme, “Adriatico troppo caldo. Pericolo squali” Molti gli  avvistamenti negli ultimi mesi

A sostenerlo un esperto dell’Ateneo croato. A causa del riscaldamento del Mare Adriatico sarebbero in arrivo nuove specie di squali. Sono tante le testimonianze che attestano l’avvistamento nei mari del nostro territorio.

Ancora non siamo in questa situazione e siamo portati a pensare che mai lo saremo, almeno non come accade in California dove si trovano sulle spiagge cartelli in cui si allertano i bagnanti a fare attenzione durante le immersioni in acqua, ma sembrerebbe giunto il momento di pensare seriamente al problema, anche se non vi è alcun allarme vero e proprio.

Nei giorni scorsi un esperto dell’Università di Spalato ha sollevato la questione: “I dati sono preoccupanti – ha affermato – a causa del riscaldamento del Mare Adriatico sono in arrivo nuove specie di squali. Non possiamo fare nulla”.

È quel “nuove specie” che deve in un certo qual modo far riflettere perché, se è vero che in un recente, recentissimo passato, si parla dell’anno 2015, una stagione estiva molto calda come quella che stiamo vivendo in questi giorni, il “pesce” tanto caro a Steven Spielberg è stato avvistato in Salento (si parla delle acque di Punta Prosciutto e Santa Maria di Leuca), è altrettanto vero che si è trattato, per lo più, di squali elefante, specie innocua perché priva di dentatura, mentre, in questi giorni, diversi testimoni affermano di aver notato ben altre specie.

Un elemento positivo, però, in tutto questo c’è. Meduse e squali per le loro “visite” scelgono solo e soltanto i mari più in salute e, sotto questo punto di vista, si attesta ancora una volta, con riscontri oggettivi, quanto le nostre acque siano incontaminate. E poi si può sempre sperare che il celebre regista di Cincinnati, Ohio, citato in precedenza, possa decidere un domani di girare un nuovo sequel della pellicola, vincitrice di tre premi Oscar e che nel 1975 lo portò al successo di pubblico e critica, proprio sulle nostre coste che egli ha più volte frequentato con il suo panfilo privato.



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