Il tour nazionale della Fai Cisl, “Tutele in Movimento“, ha fatto tappa al Campo Boncuri di Nardò, un segnale forte di impegno contro il caporalato e per una agricoltura che metta al centro la dignità dei lavoratori, soprattutto di quelli migranti. A guidare la delegazione, il Segretario Generale Nazionale Onofrio Rota, che ha incontrato i braccianti e le organizzazioni locali per fare il punto sulla situazione e ribadire l’impegno della federazione agroalimentare della Cisl.
“L’incontro con i ministri Lollobrigida, Calderone e Piantedosi è stato un passo importante – ha dichiarato Rota – ma ora è necessario passare dalle parole ai fatti. La lotta al caporalato è una battaglia che coinvolge tutti noi: istituzioni, imprese responsabili e sindacati. Dobbiamo lavorare insieme per sradicare questa piaga che sfrutta i più deboli e danneggia l’immagine del nostro made in Italy”.
Onofrio Rota, insieme ad Antonio La Fortuna, Segretario Generale Fai Cisl Puglia, Gianluigi Visconti, Segretario Generale Fai Cisl Lecce e Luisella Albano, responsabile dello Sportello Migranti della Cisl di Lecce e di Anolf Lecce presso il Campo Boncuri, ha ascoltato le testimonianze dei lavoratori, molti dei quali provenienti da Paesi extracomunitari. Le loro storie sono storie di fatica, di sfruttamento, ma anche di speranza. “Queste persone danno un contributo fondamentale alla nostra agricoltura – ha sottolineato Rota – e meritano rispetto e dignità. Non possiamo permettere che continuino a essere vittime di soprusi e illegalità”.
La Fai Cisl, con la sua campagna “Tutele in Movimento”, è impegnata a garantire ai lavoratori agricoli:
– Contratti regolari: per tutelare i diritti e garantire un salario equo;
– Alloggi dignitosi: per offrire condizioni di vita adeguate;
– Assistenza sanitaria: per garantire l’accesso alle cure;
– Formazione: per favorire l’integrazione e la crescita professionale.
“L’agricoltura può essere un motore di sviluppo e di inclusione sociale – ha concluso Rota – ma solo se si basa su principi di legalità e di giustizia sociale. La Fai Cisl continuerà a lottare senza sosta per un’agricoltura buona, che rispetti l’ambiente e le persone”.