Posso fare la spesa in un altro Comune? Il Governo chiarisce: se è più conveniente, sì

La questione, in particolare, era sorta per i cittadini di Lizzanello che nelle scorse settimane si erano recati a fare la spesa al centro commerciale di Cavallino.

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Sono stati molti i cittadini di Lizzanello a ricevere una multa mentre si recavano al centro commerciale di Cavallino. Ben 400 euro di sanzione che hanno fatto scoppiare una polemica tra i primi cittadini dei due comuni salentini, di convinzioni opposte. Un primo chiarimento era già arrivato da parte del Prefetto di Lecce che aveva spiegato che era consentito recarsi presso il centro commerciale, ma a mettere un punto fermo alla questione è il governo. Da quando la Puglia si trova in zona arancione, in seguito all’ultimo dpcm del 3 novembre, per tutti i cittadini vige l’obbligo di non spostarsi dal proprio comune, se non per comprovate esigenze.

È stata aggiunta di recente, tra le faq disponibili sul sito del governo, una precisazione sugli spostamenti tra comuni per fare la spesa. “Gli spostamenti verso Comuni diversi da quello in cui si abita sono vietati, salvo che per specifiche esigenze o necessità. Fare la spesa rientra sempre fra le cause giustificative degli spostamenti. Laddove quindi il proprio Comune non disponga di punti vendita o nel caso in cui un Comune contiguo al proprio presenti una disponibilità, anche in termini di maggiore convenienza economica, di punti vendita necessari alle proprie esigenze, lo spostamento è consentito, entro tali limiti, che dovranno essere autocertificati”.

Si parla, dunque, anche di maggiore convenienza economica nella precisazione del governo o di punti vendita assenti nel proprio Comune di residenza. Giungono al termine, dunque, i contrasti sorti tra Fulvio Pedone, sindaco di Lizzanello, e Bruno Ciccarese Gorgoni, sindaco di Cavallino.



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