Festa dell’Arma 2018. Zanchi avverte, ‘Attenzione alle infiltrazioni della criminalità nelle P.A.’

Si è celebrato ieri in Piazza Duomo a Lecce la celebrazione del 204° anniversario della Fondazione dell’Arma dei Carabinieri. nella sua relazione il Comandante Provinciale ha illustrato l’operato dei militari nel corso dell’anno.

Lo splendido scenario di Piazza Duomo abbellita con due grandissime bandiere tricolore; la presenza di tutti i corpi: un plotone nella tradizionale Grande Uniforme Speciale; un plotone di Comandanti di Stazione; un plotone di “Specialità” costituito da: Carabinieri Forestali; Carabinieri in tenuta da Ordine Pubblico; Carabinieri di Quartiere; Carabinieri della Sezione Rilievi Tecnici e Artificieri Antisabotaggio del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Lecce; Carabinieri del Nucleo Antisofisticazione e Sanità, del Nucleo Operativo Ecologico e del Nucleo Ispettorato del Lavoro di Lecce; le note in sottofondo, ad accompagnare ogni singolo momento, dell’Orchestra “Ico Tito Schipa”; la presenza delle più alte cariche militari, religiose  e istituzionali del territorio, tutto ciò ha fatto da cornice, nella serata di ieri, alle celebrazioni del 204° anniversario della Fondazione dell’Arma dei Carabinieri.

“Rendo omaggio a tutti i Carabinieri che hanno sacrificato la propria vita, o sono rimasti feriti nell’adempimento del loro dovere. In particolare mi preme ricordare la figura dell’appuntato Andrea Vizzi, un salentino di Corigliano d’Otranto, morto a febbraio a Milano nel corso dello svolgimento del suo dovere”, ha affermato il Comandante Provinciale di Lecce, Col. Giampaolo Zanchi  che ha iniziato con queste parole la sua relazione.

Nel corso dell’intervento l’alto ufficiale, dopo aver salutato tutte le autorità presenti, ha evidenziato l’attività svolta dall’Arma sul territorio nel corso degli ultimi 365 giorni. Tra le operazioni principali occorre citare: le indagini che nel mese di settembre dello scorso anno hanno permesso con tempestività di fare luce sulla scomparsa e la tragica morte della giovane Noemi Durini, con la conseguente individuazione del presunto responsabile; sempre a settembre, l’operazione “Contatto”, al termine della quale la Compagnia di Maglie ha proceduto all’esecuzione di 37 misure cautelari personali Le indagini, che vedono complessivamente coinvolti 59 soggetti, hanno colpito un sodalizio di tipo mafioso facente capo al Clan “Coluccia” di Noha-Galatina; l’operazione “Alì Babà” del febbraio 2018, a Taviano, dove i militari della Compagnia di Casarano hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di otto persone. L’attività, nell’ambito della quale sono indagate anche ulteriori nove persone, ha consentito di fare luce su un’associazione per delinquere dedita, essenzialmente, alla commissione di innumerevoli furti ai danni di abitazioni private e di esercizi commerciali e la conseguente ricettazione della refurtiva o la restituzione ai legittimi proprietari con il metodo estorsivo del “cavallo di ritorno”; l’operazione “Santi Medici”, del marzo 2018. In questo caso la Compagnia di Maglie ha eseguito nove ordinanze di custodia cautelare, emesse dall’Autorità Giudiziaria, nei confronti di altrettante persone inserite in un’organizzazione delinquenziale operante nei territori di almeno 17 comuni della provincia, specializzata nella commissione di reati contro il patrimonio e in particolare di furti ai danni di chiese e luoghi religiosi; l’operazione “Orione”, anche questa a marzo scorso, al termine della quale la Compagnia di Maglie ha proceduto all’esecuzione di una ordinanza di custodia cautelare, nei confronti di 37 persone. Le indagini, che vedono indagate anche ulteriori 25 persone, hanno colpito 3 sodalizi delinquenziali, uno dei quali di tipo mafioso, riconducibile alla “Sacra Corona Unita” e gli altri prettamente dediti al traffico di sostanze stupefacenti. Anche questa operazione ha consentito il rinvenimento di numerose armi da guerra, munizioni, ordigni esplosivi, nonché sostanze stupefacenti di vario genere.

Su una situazione, però, il Comandante provinciale ha posto l’accento: Giampaolo Zanchi, infatti, evidenziato quale elemento di preoccupazione che emerge dalle numerose indagini condotte in sinergia con l’Autorità Giudiziaria, la verifica di infiltrazioni della criminalità organizzata in Amministrazioni locali e in attività imprenditoriali. Risultanze investigative che parallelamente agli sviluppi processuali costituiscono solide basi per l’adozione di provvedimenti di carattere preventivo e amministrativo. Questo dato deve far riflettere e deve spingere a non abbassare mai la guardia;

Infine ha ringraziato tutti i Carabinieri del Comando Provinciale per la determinazione, l’impegno e lo spirito di sacrificio che viene riposto nel servire la collettività, sottolineando in particolare il ruolo imprescindibile della Stazione Carabinieri, spesso unico presidio di polizia.