Mai fidarsi delle apparenze, in materia di funghi e nel dubbio è sempre meglio rivolgersi ai consigli degli esperti.
I professionisti del Centro di Controllo Micologico (C.C.M.) del SIAN Area Nord della ASL di Lecce hanno segnalato, nei paesi del nord leccese, una notevole fioritura di Lactarius Zonarius, comunemente detti “Mariddhruni”, che vengono spesso confusi da raccoglitori disattenti o inesperti per il Lactarius Tesquorum (“Marieddhu”), un fungo commestibile dopo adeguata cottura.
Il vegetale in oggetto è altamente tossico se consumato crudo, a tossicità incostante se mangiato ben cotto.
La varietà da consumare
I lactari sicuramente commestibili sono quelli a lattice rosso (sanguigni), mentre gli altri non devono essere consumati se non si è certi della specie raccolta.
A tal proposito, in questi giorni si è verificato un ricovero presso l’Ospedale Vito Fazzi di Lecce, causato proprio dall’ingestione di questo fungo preparato fritto. Per questo è importante rammentare che funghi devono essere consumati cotti in acqua e che preparazioni diverse devono essere sempre precedute da sbollentatura per almeno una ventina di minuti.
Per scongiurare pericolose intossicazioni o avvelenamenti è necessario far controllare i funghi raccolti o acquistati, prima del consumo, dagli esperti dei Centri di Controllo Micologici della ASL di Lecce presenti a Lecce, Casarano e Gallipoli, dove gli stessi ufficiali emetteranno gratuitamente il parere di commestibilità dando anche opportuni consigli sui metodi di cottura.
Le raccomandazioni della Asl
La ASL di Lecce, tramite il Centro di Controllo Micologico del SIAN Area Nord, al fine di assicurare i necessari livelli di sicurezza dei cittadini, anche rispetto al consumo di questo tipo di alimento, raccomanda ai cittadini di seguire scrupolosamente le seguenti regole: Consumare esclusivamente funghi controllati da un micologo della ASL; consumare quantità moderate specie a cena; non somministrare ai bambini; non ingerire in gravidanza; consumare solo funghi in perfetto stato di conservazione; consumare i funghi ben cotti e masticare correttamente; sbollentare i funghi prima del congelamento e consumarli entro sei mesi; non consumare funghi raccolti lungo le strade, vicino a centri industriali e zone coltivate (per il rischio di pesticidi); non regalare i funghi raccolti, se non controllati da un micologo della ASL; prestare attenzione alla conservazione domestica, nei funghi sott’olio si può sviluppare la tossina botulinica.
Il centro di controllo
Il Centro di Controllo Micologico Area Nord è un’articolazione del Servizio Igiene degli Alimenti e della Nutrizione (SIAN) del Dipartimento di Prevenzione della ASL di Lecce. È diretto dal dott. Roberto Carlà ed è composto dal dott. Biagio Galante, referente medico e da due Micologi ufficiali, Tecnico della Prevenzione dott. Franco Signore e Tecnico della Prevenzione dott. Rocco Venece.
Le sedi
Il C.C.M. di Lecce è ubicato al viale Don Minzoni 6/8, Palazzo ex Inam, primo piano, è aperto al pubblico, per il servizio di riconoscimento fungino, dal lunedì al venerdì dalle ore 12.30 alle ore 13.30, tel. 0832/215392. Il C.C.M. di Casarano è ubicato in via Spagna n. 51 tel. 0833/508538. Il C.C.M. di Gallipoli è ubicato in via Lungomare Marconi presso Vecchio Ospedale tel. 0833/270238.
