Fusione dei comuni, c’è chi dice ‘finalmente’

L’obbligatorietà della fusione dei comuni sotto i 5mila abitanti come opportunità e non come imposizione. Se ne discute a Casalabate, il 30 luglio prossimo, grazie all’iniziativa del Comitato ‘Comune Unico di Terenzano’.

Non solo pareri negativi sulla fusione dei comuni al di sotto dei 5mila abitanti prevista dal Decreto del Rio, convertito poi in legge dello Stato. I pregressi sono noti: la cosiddetta spending review ha rappresentato una vera e propria scure contro i cosiddetti sprechi della pubblica amministrazione. A subirne gli effetti prima di tutto le province, declassate a enti di secondo livello. Poi è stata la volta dei comuni: inutile avere una pletora di piccoli, piccolissimi comuni che erogano gli stessi servizi a prezzi più alti di quelli che potrebbero fornire attraverso un fisiologico accorpamento.

Chi si oppone a tale richiesta non lo fa solo e soltanto per questione di campanile, campanile che pure conta. Molto spesso il rischio è quello che nelle more delle rivoluzioni istituzionali a subirne le conseguenze possano essere solo e soltanto i cittadini che si vedrebbero privati di servizi essenziali.

Nel dibattito, comunque, si inserisce a pieno titolo il Comitato “Comune Unico Terenzano”, attivo da marzo 2013, che promuove con coraggio il progetto di fusione dei comuni di Campi Salentina, Squinzano e Trepuzzi.

Il comitato porta alla luce del sole esempi virtuosi di accorpamento, soprattutto nel nord Italia: il processo di fusione più conosciuto è quello relativo al Comune di Valsamoggia, in provincia di Bologna, nato dalla fusione di cinque comuni (Bazzano, Castello di Serravalle, Crespellano, Monteveglio e Savigno) per una popolazione che supera i 30.000 abitanti.

Ma anche nel profondo sud non mancano disponibilità concrete e propositive: i comuni di Acquarica del Capo e Presicce, proprio alla fine del mese di maggio, nei rispettivi consigli comunali, hanno deliberato a favore della fusione avviando così l’iter necessario sancito dall’articolo 133 della Costituzione.
 
Per questo il 30 luglio prossimo, alle 20.30, sarà organizzato il 4° convegno/dibattito dal titolo “Valsamoggia si racconta: un esempio per Terenzano” all’Oratorio Giovanile “San Nicola”, Lungomare Nord, Casalabate – Marina di Squinzano e Trepuzzi.

Interverranno: Vincenzo Serratì, coordinatore del Comitato “Comune Unico Terenzano”; Egidio Zacho, Sindaco del Comune di Campi Salentina, Mino Miccoli, Sindaco del Comune di Squinzano, Oronzo Valzano, Sindaco del Comune di Trepuzzi, Marisa Stivala, Assessora ai Servizi alla Persona del Comune di Presicce, Tatiana Turi, Assessora ai Rapporti Istituzionali, Daniele Ruscigno, Sindaco del Comune di Valsamoggia; modererà l’incontro Cosimo Antonio Passiatore, Segretario Generale del Comune di Campi Salentina.