
In media, solo nel nostro Paese, ogni due giorni una donna viene uccisa: nel 2016 sono state ben 120 coloro che hanno perso la vita per mano del marito, fidanzato o convivente. Si tratta di un vero e proprio genocidio, punta dell’iceberg di quella violenza di genere di cui almeno sette milioni di italiane sono state vittime tramite stalking, maltrattamenti domestici, stupri e altre tipologie di abusi, fisici e non.
Ed è proprio in nome di questi numeri terrificanti che è fondamentale parlarne, ogni giorno, cercando di sensibilizzare le persone nei confronti di questa tematica, considerata una vera e propria violazione dei diritti umani, figlia di una società ancora patriarcale che non accetta la naturale evoluzione ed emancipazione delle donne.
È stato l’ONU nel 1999 a istituire la Giornata internazionale contro la violenza sulle donne, spronando i governi, le organizzazioni non governative e quelle internazionali a partecipare attivamente dando vita ad attività volte ad educare su questo argomento nella speranza che un futuro migliore sia alle porte.
La campagna dell’Onu 2017 che prenderà il via il 25 novembre, si concluderà il 10 dicembre con la Giornata per i diritti umani. Un ponte tra due date che vuole proprio sottolineare il fatto che questa violenza è una vera e propria violazione dei diritti umani.
In questi ultimi dieci anni l’Italia ha fatto enormi passi avanti in termini di legislazione, infatti, nel 2009 finalmente lo stalking è diventato reato a tutti gli effetti e con la legge del 15 ottobre 2013, n. 119 è stato fatto un ulteriore step. Tale norma prevede l’arresto immediato in caso di maltrattamento e stalking e ha inasprito le pene in caso di presenza di minori durante l’atto di violenza.
Il programma
Si parte venerdì 24 novembre, a Lecce, con l’evento organizzato da “La Casa delle Donne”, l’associazione Alveare insieme con LeA – Liberamente e Apertamente, Link Coordinamento Universitario e Studenti Indipendenti. Un evento per celebrare la Giornata internazionale contro la violenza sulle donne. Alle ore 15.30, Le donne della Casa visiteranno le detenute presso la Casa circondariale di Lecce, Borgo San Nicola per un incontro da vicino.
Sabato 25 novembre, dalle 18.00, ritrovo in piazza Sant’Oronzo, per ribadire che le storie di abusi contro le donne, riguardano tutte e tutti noi. A seguire, dalle ore 19.30 vi sarà il Flash-mob, performance artistico-musicale, giochi di mano: la violenza sulle donne raccontata e illustrata, Leleste in “Di risate straziami” quando la comicità femminile diventa lotta.
Una lotta che dura da troppi anni, per cercare di combattere questi abusi ed educare gli uomini a capire il vero significato della parola amore, che non vuol dire possesso o proprietà. Solo una cultura diversa, a partire da interventi mirati nelle scuole, potrà correggere questi comportamenti e impedire che la violenza abbia il sopravvento.
#NonUnadiMenoPerchéNessunaRestiSola
di Serena Pacella Coluccia