Fiocco azzurro alla Protezione Civile di Castri di Lecce, benvenuto Francesco

Pesa più di 3 chili e sta benissimo tra le braccia di mamma Carmen e papà Manuel. Commozione tra i volontari della Protezione Civile di Castri di Lecce, impegnati nelle attività del Centro Operativo Comunale

Si chiama Francesco, pesa più di 3 chili e sta benissimo tra le braccia di mamma Carmen e papà Manuel. È una bella notizia di speranza e di vita quella che giunge da Castri di Lecce e a comunicarla sono i componenti del Gruppo Comunale di Protezione Civile a cui Francesco può già considerarsi iscritto ad honorem vista la presenza nell’associazione sia del nonno che dello zio.

Non sono giorni facili quelli che si stanno vivendo in una settimana che le autorità sanitarie del Paese definiscono come quella decisiva per allentare la morsa del coronavirus, raccomandando a tutti di rispettare le regole del distanziamento sociale restando a casa.

Ma il Covid-19, che tante lacrime sta facendo versare in molte famiglie del nostro territorio e tante preoccupazioni sta generando in chi lo combatte stando in prima linea, nulla può fare contro la vita che germoglia e che viene alla luce con tutta la sua forza e con tutta la sua voglia di esserci.

Non pochi i pensieri con cui la mamma e il papà del piccolo hanno affrontato soprattutto queste ultime settimane in cui la presenza nell’Ospedale Vito Fazzi di Lecce è dovuta essere più assidua e le norme sul distanziamento non hanno certo consentito a tutti coloro che vogliono bene a Francesco e ai suoi genitori di essere al loro fianco. Ci sarà tempo per festeggiare e sorridere tutti insieme.

Intanto ciò che conta è che il bimbo e la mamma stiano bene e al COC di Castri di Lecce ieri, alla lieta notizia, qualche lacrima è scappata. Ciò di certo non ha interrotto i servizi che quotidianamente i volontari compiono a supporto e sostegno della collettività, soprattutto di quelle famiglie che  non stanno attraversando con serenità questi giorni di isolamento non avendo di che vivere. Stanno proseguendo, infatti, le consegne di generi alimentari e di beni di prima necessità senza dimenticare i piccoli cittadini del centro nell’hinterland del capoluogo a cui è stato distribuito materiale didattico per le loro attività scolastiche effettuate con la didattica a distanza.