Pare proprio che Il ciclone “Gaby” ieri – investendo quasi tutta la regione Puglia – non abbia solo incuriosito i cittadini. Ma, nel dettaglio, di cosa s'è trattato? Semplice: una nuvola di sabbia sollevata dalla bassa pressione registrata nell’area desertica di Algeria e Tunisia. Il fenomeno – ci riferisce l'Associazione Salute Salento – è stato monitorato dalle centraline dell’Arpa, che hanno rilevato i valori più alti di tutta la regione nell’area fra Surbo (446 microgrammi per metro cubo) e Lecce-piazza Libertini (420).
Da ricordare che Il limite massimo per la concentrazione delle polveri Pm 10 è fissato dalla normativa a 50 microgrammi per metro cubo. Un po’ meglio è andata a Campi Salentina, dove il Pm 10 ha raggiunto il valore 200. Particolarmente interessata dalla nuvola giallastra di polvere anche la provincia di Brindisi. Il picco a Ceglie Messapica (420), sebbene non possano dirsi affatto fortunate né Brindisi (387), né Torchiarolo (373). La nuvola di polvere non ha risparmiato neanche il Tarantino, dove a Martina Franca il Pm 10 ha fatto registrare 292; nel capoluogo Taranto 252 e nella vicina Statte 245. Decisamente meglio nel capoluogo pugliese, a Bari, con le polveri che hanno fatto registrare 117. Mentre invece nelle province di Bat e Foggia si è appena oltrepassato il limite dei 50 microgrammi.
Il fenomeno delle “avvezioni” di sabbia è piuttosto insolito e, per fortuna poco frequente. L’ultima tempesta che ha interessato il Salento – ma in misura decisamente minore – è del 28 e 29 febbraio scorsi.
Ad ogni modo, in accordo alla Direttiva sulla Qualità dell’Aria, in questi giorni verrà effettuato lo scorporo del contributo naturale dalle concentrazioni di Pm 10 registrate.
