‘I resort e l’erosione hanno consumato la spiaggia di Torre dell’Orso: per noi un’estate da incubo’. I residenti alzano la voce

Tante le criticità e le problematiche appuntate dai residenti della marina di Melendugno e che ora chiedono correttivi per la prossima stagione: ‘oltre all’erosione costiera, i villaggi turistici hanno mangiato la nostra spiaggia. La pineta, poi, è diventata una discarica’.

L’estate è ormai in dirittura d’arrivo: le coste del Salento hanno fatto il pienone anche quest’anno, ma per i proprietari di case e appartamenti di Torre dell’Orso sono stati mesi difficili. Pensando già alla prossima bella stagione, infatti, villeggianti e proprietari della marina di Melendugno, dopo aver annotato giorno per giorno criticità e disservizi, hanno deciso di prendere carta e penna e di scrivere a Comune, Regione e Asl di Lecce. Al centro della missiva un attacco che prende di mira non solo il processo di erosione delle coste che gli stessi definiscono “continuo e irreversibile”, ma anche alcune abitudini di resort e villaggi della zona.
 
“Le strutture ricettive della zona – scrivono – monopolizzano l’utilizzo degli stabilimenti balneari per i propri clienti e noi vediamo sempre più ristretta la possibilità di disporre di postazioni fisse nelle spiagge in questione, in assenza peraltro di un adeguato controllo sulla congruità delle tariffe praticate dai  concessionari dei lidi. Tutto ciò è ancor più paradossale laddove si pensi che noi dimoranti e proprietari non solo sosteniamo con continuità l’economia locale per tutta la durata della stagione balneare, ma contribuiamo con il pagamento dei tributi locali al sostentamento ed allo sviluppo dell’intero sistema anche a beneficio dei clienti dei villaggi stessi”.
 
Entrando nel dettaglio, poi, la nota elenca una serie di problematiche che ora chiedono possano essere risolte entro la prossima estate. “La pineta e la spiaggia di Torre dell’Orso – si legge – sono invase da commercianti ambulanti presumibilmente abusivi. Ciò comporta l’utilizzo della pineta come bivacco, dormitorio, vespasiano e discarica a cielo aperto, con l’intuibile degrado ed inquinamento ambientale che ne consegue". Situazione già segnalata da decine di lettori nel corso delle ultime settimane.
 
"Contrariamente a quanto stabilito dalle Autorità – poi –  il rispetto della distanza tra la battigia ed il posizionamento dei bagnanti resta sistematicamente inosservato per tutta la baia. A ciò si aggiunga che l’eccessivo ed incontrollato afflusso di bagnanti rende nei fatti inosservabile l’ulteriore divieto di sostare sul bagnasciuga. La situazione è ulteriormente aggravata dalla prassi, anch’essa incontrollata, del passaggio di venditori ambulanti all’interno di stabilimenti balneari”.
 
Ma l’inquinamento non è solo quello ambientale, ma anche acustico. “gli  impianti di amplificazione sonora delle strutture pregiudicano il sonno ed il riposo delle persone tutelati dal nostro ordinamento”, sbottano ancora i residenti, lamentando infine anche l’assenza di servizi igienici pubblici a fronte della gran massa di gente che durante il periodo estivo si riversa a Torre dell’Orso.
 
“Chiediamo a questo punto – concludono – alle amministrazioni interessate di venire incontro alle esigenze balneari dei residenti , obbligando, ad esempio, i concessionari degli stabilimenti a riservare una parte delle postazioni fisse ai villeggianti e proprietari ed a regolamentare l’uso della spiaggia libera mediante l’installazione di postazioni da concedere in via prioritaria ai residenti, previa esibizione di appositi pass”.



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