Il caso Cuba e il ruolo strategico di un salentino, come Leccenews24 anticipò la scorsa estate

Il presidente degli Stati Uniti Barack Obama e il leader cubano Fidel Castro scongelano i rapporti dopo decenni di dissidi tra America e Cuba. Merito anche di un vescovo salentino

Leccenews24 aveva anticipato tutti e, soprattutto, precorso i tempi quando alla fine del mese di agosto 2014 aveva svolto sulle sue colonne on line un approfondimento sulla situazione di Cuba, dando voce al Nunzio Apostolico a Cuba mons. Bruno Musarò. Se oggi Obama e Castro dialogano, raccogliendo le sollecitazioni benevole di Papa Francesco, il merito è soprattutto dell'arcivescovo salentino, originario di Andrano, che senza mai risparmiarsi ha sempre denunciato le condizioni di povertà, miseria e oppressione del popolo cubano.

Non esiste male peggiore dell'abbrutimento di un popolo ci disse Mons. Musarò, una comunità soggetta ad una dittatura terribile che ha rischiato di togliere la speranza alla splendida isola del golfo del Messico. Oggi, invece, grazie alla chiesa e al ruolo strategico svolto dall'ambasciatore del papa all'Havana la speranza si può accendere e il Natale di Cuba si colora con le luci di una nuova fiducia.

L'arcivescovo Musarò non smette di mantenere un collegamento forte con il territorio salentino e quando torna dai Caraibi per le vacanze a casa non perde occasione di raccontare la sua Cuba, quella che ha conosciuto nelle pieghe di una politica oppressiva, tipica delle tirrannie. La rivoluzione socialista ha prodotto negli anni mali difficili da estirpare, ma è proprio qui che si indirizza l'azione di risveglio delle coscienze che il Nunzio salentino ha innescato negli ultimi anni.

Un giorno quando Cuba diventerà un posto normale si dovranno ricordare tutti quanti di un vescovo salentino, l'uomo giusto che Papa Benedetto XVI inviò nel 2011 per dare una svolta alla Storia.  



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