Una struttura inaugurata nell’aprile 2011 ma che fino a ieri era stata soltanto oggetto di scontro e confronto tra maggioranza e opposizione a palazzo Carafa.
Lungo viale Aldo Moro, precisamente all’ingresso dalla rotatoria, accanto al mercato ortofrutticolo di Settelacquare, i box blu e gialli erano pronti da tempo ad ospitare i commercianti, ma sappiamo bene negli anni come è andata.
Ieri sera, dopo un piccolo battage pubblicitario fatto di manifesti 70×100 che fioccavano in città, è stato inaugurato il Mercatino dei Mestieri e delle Etnie. Alla cerimonia hanno preso parte il sindaco Paolo Perrone e l’assessore alle Attività Produttive, Luciano Battista.
L’obiettivo dell’Amministrazione Comunale, così come si legge nella nota ufficiale, è quello di rivitalizzare la struttura Mercatale e l’intera area di Settelacquare, attraverso l’insediamento, all’interno del mercato, di attività artigianali e di servizio, che ben si adattano alla tipologia di mercato ed alla struttura edificata.
“Il mercato dei mestieri e delle etnie – ha sottolineato il primo cittadino – rappresenta un esempio concreto di integrazione positiva e autentica tra culture diverse. E’ la dimostrazione che a Lecce il dialogo interculturale è possibile”.
Dal punto di vista organizzativo, all’interno del mercato dei Mestieri e delle Etnie ci sarà spazio per 12 box (sette dei quali non sono stati ancora occupati) destinati ad artigiani, maestri d’arte, per la produzione di beni artigianali – di cui uno riservato ad Associazioni di artigiani – e per 23 box destinati ad Enti collettivi di operatori commerciali extracomunitari per il commercio non alimentare e per la gestione delle parti comuni del Mercato.
Le graduatorie sono state stilate al termine di un regolare bando di gara predisposto dall’Amministrazione Comunale.
Insomma, è la fine dell’annosa questione che portava spesso i rappresentanti dell’opposizione cittadina a dare voce al disagio dei residenti che in questi anni si trovavano di fronte un’area abbandonata, sede di bivacchi serali, mira di writers improvvisati? I commercianti immigrati che popolano il capoluogo salentino e che vi lavorano regolarmente ora possono dirsi soddisfatti dopo i disagi manifestati in piazza tempo fa?