Il ministro Kyenge serve il pranzo ai profughi con o senza l’orologio di lusso?

Il ministro dell’integrazione Cè¨cile Kyengeha trascorso il Natale insieme alla famiglia al centro Astalli di Roma e ha servito il cibo ai profughi ospiti della struttura.

Cècile Kyenge ha trascorso il Natale insieme alla famiglia al centro Astalli di Roma. Ma alla rete non è passato inosservato l’orologio che il ministro per l’integrazione indossava mentre serviva il cibo ai profughi ospiti della struttura. A chiarire il malinteso, nel tentativo di placare le polemiche è intervenuto il marito, Domenico Grispino

Detto, fatto. Il ministro dell’integrazione Cècile Kyenge, come promesso, ha trascorso il Natale al centro Astalli a Roma, una mensa per profughi gestita dai gesuiti. Grembiule e guanti blu, bustina bianca in testa, il ministro ha servito la pasta agli ospiti della struttura mentre le figlie, Giulia e Maisha hanno tagliato panettoni e pandori e distribuito arance. Presente anche il marito, Domenico Grispino, rimasto però in disparte.  

«Grazie per essere qui», le avrebbe detto uno dei profughi dopo averla riconosciuta. Lei più tardi, intervistata durante la trasmissione Baobab di Radio Uno, ha spiegato il senso della sua presenza tra i rifugiati: «ho voluto mangiare quello che mangiano loro e soprattutto servirli. Una persona che siede nelle istituzioni – ha commentato – deve dimostrare di essere tra la gente e servire gli altri».

Ma a tenere banco in rete, nel day after, è l'orologio che il ministro indossava. Alcuni utenti giurano che si tratti di un Vacheron Constantin Patrimony Traditionelle Quartz, ossia un orologio che vale la bellezza di 23mila e rotti euro. La foto, inutile dirlo, ha fatto immediatamente il giro del web, scatenando lo sdegno della rete. Il ministro va alla mensa con al polso un gingillo che vale lo stipendio che la maggior parte degli italiani porta a casa in un anno? Inaccettabile. Il tam tam qualche dubbio lo ha istillato ma a mettere a tacere le voci è stato proprio il marito che ha preso la parola per difendere la consorte «è un Tissot da 200 euro che le ho regalato io». Anche lo staff del ministro è intervenuto sulla vicenda: «ero presente al centro Astalli e non ho visto addosso al ministro alcun orologio di pregio», ha dichiarato il capo della segreteria, Paolo Negro. 
Malinteso chiarito, per ora.



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