‘Il Noi’, il progetto di legalità nel segno di Don Tonino Bello, Renata Fonte e Antonio Montinaro

L’istituto scolastico ‘Don Tonino Bello’ di Tricase-Alessano ha dato il via al progetto incentrato sulla legalità. Nel ricordo dei salentini che hanno dato la vita per dire no alla mafia, sono state presentate oggi le iniziative. Il 31 momento suggestivo a Porto Selvaggio.

Una lunga serie di eventi per tenere viva la memoria di chi, combattendo fino all’ultimo, ha sacrificato la propria vita per combattere l’illegalità e la mafia. È questo l’intento del progetto “Il Noi”, lanciato dal Presidio Libera dalla scuola IISS “Don Tonino Bello” di Tricase-Alessano e che mette al centro “I giorni della Memoria e dell’Impegno”.
 
“Il Noi” è stato presentato questa mattina a Palazzo Adorno dove, con l’occasione, sono stati presentati tutti gli eventi della rassegna avviati già lo scorso 16 marzo e che proseguiranno fino al prossimo 12 giugno. Tutti legati a una serie di personaggi salentini che hanno dato la vita nella ricerca costante della legalità.
 
Su tutti Don Tonino Bello, Renata Fonte e Antonio Montinaro, il galatinese a capo della scorta di Giovanni Falcone. "Si tratta di un progetto che ha visto la collaborazione del nostro presidio Libera con quello della Associazione Renata Fonte”, ha spiegato la Dirigente Scolastica dell’istituto Anna Lena Manca. “Un grande segnale di unione nel segno della legalità e del ricordo di tre grandi figure del nostro tempo quali Don Tonino Bello, Renata Fonte e Antonio Montinaro. Diamo il via così a un percorso condiviso che speriamo possa coinvolgere quante più scuole possibile perché è dai giovani che passa il messaggio più forte di unione e legalità".
  
Il nome è emblematico: "Il Noi" raffigura, infatti, la compattezza, la schiena dritta, di un intero territorio che vuole dire 'no' alla illegalità.
 
Il progetto vede la collaborazione anche della “Fondazione Don Tonino Bello”, del “Presidio Renata Fonte Libera” di Nardò e della Associazione “Nomeni per Antonio Montinaro” di Calimera. “Renata è divenuta uno degli emblemi di quanto sia possibile e bello vivere nella legalità e nella giustizia – ha commentato Clara De Braco, referente del Presidio Libera Renata Fonte. “Si tratta di un esempio di amministratrice onesta, cittadina perbene e donna di valori. Un figura, in definitiva, che è stata in grado di andare oltre i confini territoriali. Questo progetto non poteva che non vederci in prima linea".
 
Presente al tavolo anche Viviana Metrangolo, figlia di Renata Fonte.
 
Questi, quindi, i prossimi appuntamenti. Il 31marzo nella Baia di Porto Selvaggio così cara a tanti ma soprattutto cara a chi ci ha lasciato la vita. “In quella occasione aspetteremo la ‘Leucadia Blu’ – ha commentato ancora la preside Manca – un bene confiscato agli scafisti e che giungerà scortata dalla Guardia Costiera. In quella sede verranno scambiati tra le scuole i lavori dei ragazzi, simbolo di entusiasmo tra i giovani”. Tante testimonianze culminate in decine di fotografie che finiranno nella mostra “Sguardi”, dedicata alla bellezza.
 
“Il 1 aprile – prosegue Clara De Braco – saremo a Leuca con il presidio di Molfetta Don Tonino Bello e con tante altre scuole del Capo. Si partirà dalla chiesa del Cristo Re dove verrà inaugurata la Mostra Sguardi”.
 
“A giugno programmeremo il percorso per l'anno 2017/2018 – conclude Anna Lena Manca – insieme a tutte le scuole che vogliano condividere con noi questo progetto davvero importante”.



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