Il postino in malattia e la posta non arriva da più di un mese. Disagi a Trepuzzi

Giunge in redazione il forte disagio dei cittadini di Via Jacopone da Todi e dintorni che non ricevono la posta da più di un mese. Il postino titolare dell’area si è infortunato e non c’è personale che lo possa sostituire.

Ci sono paesi e città in cui il postino non solo non bussa due volte ma non citofona nemmeno una …e da parecchi giorni pure.
Arriva di prima mattina, in redazione, la denuncia di alcuni cittadini di Trepuzzi che abitano nella zona di Via Jacopone da Todi e dintorni e si lamentano di non ricevere la posta da quasi un mese, data approssimata per difetto e non per eccesso…

Alle loro richieste di chiarimento all’ufficio postale competente hanno ricevuto una risposta a loro dire molto strana: ‘Guardate, avete ragione. Ma il postino titolare della vostra zona è caduto e si è infortunato, non riusciamo a far fronte a quell’impegno, almeno per il momento’.

‘Ma come – dicono i cittadini – noi aspettiamo bollette di luce e gas, per non parlare di tanti altri bollettini di pagamento che non riusciamo a ricevere?’

Niente, per loro l’iter è più complicato: devono recarsi all’ufficio, fare la coda, chiedere se c’è posta per loro, ritirarla, ecc. ecc.

Suona veramente strano quanto sta accadendo nella cittadina a nord di Lecce, in un periodo in cui Poste Italiane promette di riorganizzarsi per andare sempre più incontro alle esigenze degli utenti. Ma cosa significa ‘riorganizzarsi’? Darsi da fare per vendere servizi che prima non erano venduti  negli uffici postali e trascurare quelli storici e tradizionali forse perché non rendono più come un tempo?

La domanda sorge spontanea, ma la risposta non è da escludersi. La storia è sempre quella della coperta troppo corta e d’estate pare proprio che si rimpicciolisca sempre di più. Carenza di personale con la quale i dirigenti non possono farci nulla ma devono essere i primi a metterci la faccia e a  giustificarsi con la clientela. In attesa del rientro degli infortunati ai quali sarà affidato un compito ancora più gravoso, smaltire quegli arretrati di consegna che giacciono belli e accatastati in fondo all’ufficio. Lì, sempre lì, al solito posto, in bella evidenza.



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