È normale per un territorio che vive di turismo mettere al centro della propria agenda pubblica temi che hanno a che fare con il punto forte della propria economia. Se la stagione passata è stata quella del caro prezzi che avrebbe spinto i vacanzieri verso l’Albania, il tema di quest’anno è il sovraffollamento o, meglio, l’overtourism.
Il Salento, con le sue spiagge cristalline, i borghi antichi e la cucina gustosa, è da anni una delle mete più ambite dai turisti italiani e stranieri. Tuttavia, il crescente afflusso di visitatori sta mettendo a dura prova questo angolo di Puglia, sollevando serie preoccupazioni sull’impatto ambientale, sociale ed economico del cosiddetto overtourism.
Dalla bellezza al sovraffollamento: un equilibrio precario
Se un tempo la bellezza incontaminata del Salento era il suo punto di forza, oggi il rischio è quello di vedere compromessa questa peculiarità a causa del sovraffollamento. Le spiagge, un tempo luoghi di relax e tranquillità, sono diventate sempre più affollate, con ombrelloni attaccati uno all’altro e difficoltà a trovare un posto libero. I centri storici, un tempo caratterizzati da un ritmo lento e da un’atmosfera autentica, sono invasi da orde di turisti, spesso disorientati e alla ricerca di souvenir.
L’impatto ambientale: un prezzo troppo alto da pagare
L’overtourism ha un impatto devastante sull’ambiente. L’aumento della domanda di acqua, energia e servizi igienici mette a dura prova le risorse locali. La produzione di rifiuti cresce in modo esponenziale, mettendo a rischio la pulizia delle spiagge e dei mari. Inoltre, il traffico veicolare intenso incide negativamente sulla qualità dell’aria e provoca un aumento dei livelli di inquinamento acustico.
Le conseguenze sociali: un cambiamento nello stile di vita
L’afflusso massiccio di turisti sta modificando profondamente lo stile di vita delle comunità locali. Il costo degli affitti è aumentato in modo vertiginoso. Inoltre, la stagionalità del turismo ha creato una forte instabilità occupazionale, con periodi di alta e bassa stagione che si alternano in modo repentino.
Cosa fare per contrastare l’overtourism?
Per affrontare il problema dell’overtourism è necessario un intervento coordinato da parte delle istituzioni, degli operatori turistici e dei cittadini. Alcune possibili soluzioni includono:
– Una gestione sostenibile del turismo: è fondamentale promuovere un turismo di qualità, basato sulla valorizzazione delle risorse locali e sul rispetto dell’ambiente;
– La diversificazione dell’offerta turistica: è necessario ampliare l’offerta turistica, proponendo itinerari alternativi e valorizzando i borghi meno conosciuti;
– La promozione della mobilità sostenibile: è fondamentale incentivare l’utilizzo dei mezzi pubblici e delle biciclette, riducendo così il traffico veicolare;
– La sensibilizzazione dei turisti: è importante educare i turisti sul rispetto dell’ambiente e delle comunità locali.
Il Salento è una delle perle del Mediterraneo, ma il rischio overtourism incombe. È necessario agire ora per garantire un futuro sostenibile a questo territorio, preservandone la bellezza e la qualità della vita delle sue comunità.