La III sezione del Tar Lecce è tornata ieri a pronunciarsi sulla complessa vicenda amministrativa riguardante la realizzazione della Strada regionale 8. Parliamo, infatti, del tratto che collegherà Lecce a Vernole e alle marine di Melendugno. La notizia sta nel fatto che pur condividendo alcune delle censure formulate dai ricorrenti – ovvero i proprietari dei suoli interessati dal tracciato – la decisione del Tar ha in sostanza indicato alla Regione, difesa in giudizio dall’avv. Anna Bucci, il percorso per procedere alla redazione del nuovo tracciato, già avviata nel 2013. In questo modo, le imprese aggiudicatarie dell’appalto, difese dal prof. avv. Pier Luigi Portaluri, potranno realizzare la strada.
“Il procedimento di variante del tracciato stradale avviato nel 2013 – ha commentato il prof. Portaluri – può quindi proseguire, consentendo così alla Regione di portare a compimento la realizzazione di questa importante infrastruttura, rendendo più sicuri i collegamenti con il litorale, sino a oggi teatro di troppi incidenti, molti addirittura mortali”. “Positive – conclude – saranno anche le ricadute di questa decisione sui processi di sviluppo del turismo, che sconta nel Salento un’insufficiente articolazione del tessuto viario”.
Prima di tutto, però, occorre raccontare un breve “riassunto delle puntate precedenti”. Nel 2012 alcuni proprietari di terreni nel Comune di Vernole – interessati dal tracciato della Strada regionale 8 – ricorsero al Tar Lecce, contestando sotto vari profili non solo gli atti di esproprio predisposti dalla Regione, ma anche i successivi provvedimenti relativi alla variante del 2013. Chiedendo ai giudici amministrativi, peraltro, la condanna della Regione sia alla restituzione delle aree occupate dal tracciato della strada, sia al risarcimento dei danni. Nel frattempo però – con sentenza del maggio 2015 – il Giudice salentino aveva già respinto un ricorso proposto da altri proprietari nei confronti degli atti relativi al procedimento di realizzazione della Strada regionale 8, ritenendoli legittimi. Dopodiché, nello scorso febbraio quella decisione del Tar Lecce venne annullata dal Consiglio di Stato, secondo cui gli atti relativi al procedimento di realizzazione della Strada regionale 8 fossero invece illegittimi.
Poi, attraverso la sentenza di ieri, il Tar ha in primo luogo recepito le indicazioni espresse dal Consiglio di Stato nella decisione dello scorso febbraio, relativa però al vecchio tracciato; il Giudice salentino però – accogliendo qui le tesi del prof. Portaluri – ha stabilito che gli atti del tracciato della variante siano pienamente legittimi, poiché i Comuni hanno rispettato la disciplina statale e regionale vigente in materia.
Non solo. Sempre il Tar ha espressamente precisato che la Regione – al fine di evitare la restituzione delle aree agli originari proprietari – potrà acquisire quei terreni, secondo quanto stabilito da una norma (l’art. 42-bis) della legge in materia di espropri.
