Dal 22 ottobre 2009, quando il fratello Stefano morì nel reparto carcerario dell'ospedale Sandro Pertini, Ilaria Cucchi si è battuta per ottenere la verità e scoprire le cause del decesso. Nel corso di questi anni, grazie anche al sostegno dell'avvocato Anselmo, si è impegnata attivamente per l'introduzione in Italia di una legge contro il reato di tortura e, recentemente, ha sposato l'idea dell'istituzione di una commissione parlamentare d’inchiesta sui casi di abusi e maltrattamenti nei confronti di persone sottoposte a privazione o limitazione della libertà personale. La sua storia, le sue versioni e i suoi ricordi avranno modo di venire ascoltati Sabato 30 gennaio, alle ore 19.00, nella sala conferenze dell'Hotel President di Lecce in merito alla rassegna Xoff – Conversazioni sul futuro, promossa dall'associazione culturale Diffondere idee di valore.
Rispondendo alle domande di Fulvio Totaro, giornalista del TgrPuglia, affiancata dall'avvocato Fabio Anselmo, la Cucchi ripercorrerà le varie fasi della vicenda e del processo, recentemente riaperto. «Alla luce dei nuovi sviluppi sul caso di Stefano abbiamo deciso di invitarla nuovamente per affrofondire una vicenda che dal punto di vista processuale e mediatico continua a fare discutere. Ringraziamo Ilaria per aver accettato il nostro invito e ripartiamo da qui per proseguire il nostro percorso», sottolinea Gabriella Morelli, dell’associazione Diffondere Idee di valore.
«La morte terribile di mio fratello non ha lasciato solo vuoto e dolore immenso – si legge dalle parole di Ilaria nel comunicato dell’evento pervenutoci in redazione – non ha lasciato solo la rabbia per l'ingiustizia subita, la ribellione alla irriguardosa mistificazione della verità, ma anche il calore ed il conforto di tante persone che ci aiutano e seguono affinché Stefano e gli altri non vengano seppelliti nell'oblio, senza dignità e senza giustizia».
«Per questo – sottolinea – abbiamo costituito l'"Associazione Federico Aldrovandi – Le loro voci"».
