Attività produttive a rischio racket per l’emergenza covid, svolta una riunione in Prefettura

Nel corso dell’incontro le componenti hanno assicurato la propria disponibilità a intercettare e segnalare eventuali situazioni che si potrebbero verificare.

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Nella mattinata di oggi, presso la Prefettura di Lecce si è svolta una riunione finalizzata a esaminare l’attuale situazione di disagio socio-economica delle attività produttive, dovuta all’emergenza epidemiologica, che potrebbe comportare l’insorgere di condizioni favorevoli all’espansione di interessi e illeciti criminali e, in particolare, del possibile aggravamento dei fenomeni di racket e usura.

All’incontro hanno preso parte i rappresentanti provinciali delle Forze dell’Ordine, delle associazioni di categoria, delle organizzazioni sindacali, dell’Abi, dei consorzi di garanzia fidi e delle fondazioni antiracket e antiusura e durante la riunione si è evidenziato come la carenza di liquidità delle imprese – a causa del lungo lockdown – possa rappresentare un’occasione per le organizzazioni criminali locali per affermare e consolidare il proprio consenso sociale sul territorio, anche attraverso prestiti di natura usuraia o richieste estorsive.

Al fine prevenire e ridurre al minimo tali fenomeni, le componenti che oggi si sono riunite attorno al tavolo di discussione, hanno assicurato la propria disponibilità a farsi “sentinelle della Legalità”, intercettando e segnalando eventuali situazioni di cui dovessero essere a conoscenza e condiviso la necessità di fare fronte comune per garantire alle imprese e alle famiglie l’ascolto, il confronto e l’assistenza necessarie anche in relazione all’interpretazione e corretta applicazione delle disposizioni “anticovid”.

È stata evidenziata, inoltre, la necessità di favorire l’accesso al credito legale, come strumento indispensabile per prevenire e arginare il rischio del ricorso all’usura anche alla luce degli impegni assunti dalle banche sottoscrivendo in Prefettura un protocollo d’intesa nel novembre 2017.

Da ultimo, è stata sottolineata l’importanza dell’attività di sostegno e accompagnamento alla denuncia da parte delle associazioni e fondazioni antiracket nei confronti delle vittime di usura ed estorsioni, affinché queste ultime non si trovino in condizione di isolamento e ricevano il supporto economico previsto dalla normativa statale.



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