Ingabbiato il Carlo V, speriamo che i lavori durino poco

Hanno preso il via le opere di completamento, restauro e valorizzazione dell’ala nord, della piazza d’archi, degli ambienti sotterranei e dei camminamenti di ronda dell’antico monumento leccese.

Prima di farti bella devi per forza passare da uno stato di poca presentabilità. E poi, solo così, come per incanto, emerge tutta la forza del maquillage, del ritocco, del restauro.
Solo così sembri ancora più bella!!!

E per questo che Lecce, ingabbiando in questi giorni il Castello Carlo V, si imbruttisce agli occhi di la guarda e di chi la vive, per rifarsi il trucco e diventare ancora più affascinante in un futuro che si spera sia più prossimo possibile.

Questa volta dietro le impalcature si nascondo le mura perimetrali del Castello Carlo V; questa la dicitura che si legge all’esterno: “Lavori di completamento, restauro e valorizzazione dell’ala nord, della piazza d’archi, degli ambienti sotterranei e dei camminamenti di ronda”.

Insomma, dopo il cuore del castello realizzato da Giangiacomo dell’Acaya che ha restituito alla città di Lecce la fruizione di sale e ambienti di eccezione diventati sede di mostre ed eventi culturali, prosegue l’elefantiaco recupero di un’opera mastodontica che al termine di quest’ultimo passaggio dovrebbe restituire alla fruizione il monumento quasi nell’intera sua magnificenza.

Di certo, però, non è facile abituarsi alle impalcature esterne che deturpano la visibilità dell’opera, già un po’ ottenebrata dai fili e dai pali della metropolitana di superficie che stazionano davanti.

Se bella vuoi apparir devi soffrire! Così recita un vecchio motto e allora soffriamo anche noi a vedere il castello ingabbiato, in attesa di ammirare il Carlo V nel suo splendore più vero e più antico.



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