Inizia la guerra ai botti di Capodanno, Andrea Guido: ‘Tutti in campo per la sicurezza di animali e ambiente’

A pochi giorni da Capodanno, l’Assessore alle Politiche Ambientali del Comune di Lecce Andrea Guido chiama a raccolta tutte le Forze dell’Ordine: nel mirino ci sono i soliti botti di fine anno. I danni che derivano dalle esplosioni sono anche di natura ambientale.

Passato il Natale, ci proiettiamo verso gli ultimi giorni del 2015. Ancora qualche giorno, infatti, e festeggeremo l’arrivo del nuovo anno. Come tradizione vuole, oltre ai rimpinguanti cenoni e alle spensierate feste, ad annunciare l’avvento del 2016 ci saranno anche i classici fuori d’artificio. Una bella usanza che però troppo spesso, ahinoi, riserva qualche brutta pagina di cronaca, soprattutto a causa dei così detti ‘botti di capodanno’.
 
In giro se ne vendono e vedono tanti e proprio per questo l’Assessore Comunale alle Politiche Ambientali Andrea Guido ha già allarmato tutte le Forze dell’Ordine per contrastare l’uso di tali esplosivi. Con una comunicazione indirizzata al Prefetto, al Comando Provinciale dei Carabinieri, al Questore, alla Guardia di Finanza e al Comandante della Polizia Locale, infatti, Guido ha chiesto il coinvolgimento attivo di tutti affinché sia rispettata la norma comunale che vieta l’utilizzo in aree abitate dei fuochi d’artificio e invita ogni organo, perciò, ad entrare anche nel merito della distribuzione in città degli stessi attraverso controlli più accurati sulle rivendite e sui materiali pirotecnici.
 
Tante sono infatti le insidie che si nascondono dietro i botti di Capodanno: oltre alla sicurezza dei cittadini e il benessere degli animali, c’è da fare i conti anche con la qualità dell’aria che si respira. I fuochi d’artificio, infatti, sono azionati dalla polvere da sparo, è costituita da un ossidante (il nitrato di potassio), un combustibile (carbone), e un acceleratore (zolfo). Ogni esplosione, dunque, reca danno all’ambiente: per ogni 270 grammi di polvere nera usata, infatti, 132 grammi di biossido di carbonio vengono immessi nell’ambiente, soprattutto nell’aria, sotto forma di micropolveri sottili. Il resto si trasforma in solfuro di potassio ed azoto, sempre sotto forma di micropolveri sottili ed ultrasottili.
 
‘L’articolo 91 del Regolamento di Polizia Urbana del Comune di Lecce – ha precisato Andrea Guido – prevede già dal lontano 1964 che nell’ambito dei centri abitati nessuno può, senza speciale autorizzazione del Sindaco, accendere polveri o liquidi infiammabili, o fuochi artificiali in qualsiasi modo. Questo è il motivo per cui il mio assessorato non ha mai promosso alcuna ordinanza per vietare l’esplosione dei botti di Natale e Capodanno: la norma a Lecce esiste da 50 anni, così come esistono anche le sanzioni. Per questo motivo il mio lavoro e quello del mio staff si è sviluppato su due livelli: uno comunicativo attraverso la campagna ‘Ogni Botto è un’Esplosione di Paura’; uno istituzionale che ha coinvolto Prefettura, Carabinieri, Guardia di Finanza, Questura e Polizia Urbana per il controllo sul rispetto del nostro Regolamento, per accertare la legalità e la provenienza dei botti in vendita presso le numerosissime rivendite ambulanti verificando anche l’eventuale abusività delle stesse’.

A Lecce e provincia, quindi, è iniziata la guerra ai botti: già nelle scorse ore decine di chili di materiale esplosivo e pirotecnico illegale è stato sequestrato dalle Forze dell'Ordine e già per qualcuno è fioccata la denucnia.



In questo articolo: