Inizia la scuola, ma senza assistenti per gli studenti disabili. Caos al ‘Deledda’, il preside: ‘inadempienza grave e grottesca’

Suona la prima campanella nella scuola superiore ‘Deledda’ di Lecce, ma i 64 studenti disabili si sono ritrovati senza assistenti. Sul piede di guerra i genitori supportati dal Preside Raffaele Capone: ‘siamo davanti a una mancanza grave da parte della Asl’.

Non inizia sotto la migliore luna il nuovo anno scolastico in Salento. In particolare stamane sono iniziate le attività presso l’Istituto Tecnico Statale ‘Grazia Deledda’ di Lecce, ma per qualcuno già il suono della prima campanella è stato un incubo.
 
La giornata, infatti, ha preso il via con una magra constatazione da parte dei genitori dei 64 studenti diversamente abili che si sono ritrovati senza assistenti. Tra di loro ci sono sette ragazzi costretti sulla sedia a rotelle che hanno bisogno di un aiuto pratico per ogni loro esigenza, dai piccoli spostamenti fino al cambio del panno. Stamane davanti alla porta di ingresso si è presentata solo un’assistente, ma munita di certificato medico attestante la sua impossibilità a svolgere i compito assegnati per motivi di salute.
 
“Abbiamo saputo dell’incresciosa vicenda solamente nel pomeriggio di ieri – ci spiega il preside Raffaele Capone – e ovviamente siamo stati colti di sorpresa. La nostra scuola conta di un tasso elevato di iscritti diversamente abili e queste figure per noi sono vitali. Il numero idoneo, in realtà, sarebbe di quattro unità, ma oggi, primo giorno di scuola, siamo di fatto completamente sprovvisti”.
 
Un disagio non da poco per le famiglie, riunite tutte ai piedi della scuola, con le mamme preoccupate per la sorte dei loro ragazzi. “La competenza alla nomina di queste figure – prosegue il Preside – è della Asl, in particolare dei relativi Ambiti: lo scorso anno la Provincia, dopo lo l’approvazione dei fondi da parte della Regione, ci ha stanziato quanto dovuto e abbiamo provveduto da noi a chiamare tre assistenti e un OSS, i quali potevano garantire una copertura per un massimo di tre ore. Tra tante fatiche siamo riusciti ad organizzarci, ma quest’anno la situazione è ben diversa”.
 
Stando al professor Capone, infatti, la Provincia di Lecce non ha comunicato nulla a riguardo, pensando anche i genitori che la situazione era stata risolta già in seno all’Azienda Sanitaria Locale. E invece no: “ieri pomeriggio la Asl ci comunica che non sarebbero stati presenti i tre assistenti previsti, e noi adesso come facciamo a risolvere in tempi brevi questo paradosso, al primo giorno di scuola? Stamattina si è presentata una assistente, ma impossibilitata a esercitare: insomma, un pupo da presepio di cui non abbiamo veramente bisogno”.
 
Raffaele Capone con i genitori non sa come venirne a capo: “ho chiamato più volte la Asl, senza ricevere soluzioni. Situazioni simili in altre scuole? Non lo so – confessa il Preside – io penso alla mia, ma non lo escludo: siamo davanti a una grave inadempienza”.



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