
“173 anni sono un lungo periodo di tempo, ma la Polizia è ancora giovane, nel senso che cerca di intercettare tutte le novità che questo mondo porta quotidianamente.
Le emergenze a Lecce e in provincia, sono principalmente quelle legate al disagio giovanile, ma noi riserviamo molta attenzione nei confronti dei giovani, affinché possano essere cittadini consapevoli e maturi per il domani”, con queste parole il Questore di Lecce Vincenzo Massimo Modeo, commenta il 173mo anniversario della fondazione della Polizia di Stato, nel corso di una cerimonia svolta nella mattinata di oggi presso il Chiostro del Rettorato dell’Università del Salento.
“La nostra attenzione e focalizzata sul controllo del territorio, che deve essere quanto più completo e non parliamo solo di persone controllate – che sono numeri importantissimi rispetto agli standard nazionali. L’azione che stiamo ponendo al momento è quella di fare sì che si utilizzino tutti quegli strumenti amministrativi che sono in capo al Questore, affinché la prevenzione sia quanto più penetrante possibile. Prendo a esempio i cinque daspo fuori contesto emessi nella giornata di ieri, si sono colpiti soggetti che erano e sono pericolosi, per fare sì che questi non possano partecipare a manifestazioni sportive e mettere in pericolo l’ordine pubblico. La nostra azione è una sinergia tra quello che può essere il controllo del territorio, affiancata a provvedimenti di daspo, ammonimento, avviso orale. Tutto ciò aumenta sicuramente la percezione di sicurezza, ma vieta ad alcune persone di essere presenti nelle piazze della movida e rendere pericolosi quei luoghi dove migliaia di giovani trascorrono le serate in tranquillità.
Per un vecchio poliziotto come me ho piano piano capito che coinvolgere i giovani è una priorità assoluta. Mandiamo avanti nostri progetti come ‘Dire, Fare, Cambiare’, nel corso del quale stiamo incontrando migliaia di giovani nelle scuole e fuori dalle scuole, parlando con loro, mettendo in scena opere teatralizzate ed entrando con loro in contatto, soprattutto su temi fondamentali quali uso di stupefacenti, bullismo, cyber bullismo e soprattutto anche un percorso di memoria. La testimonianza della festa di oggi, dove ci saranno decine e decine di studenti dimostra la nostra assoluta vicinanza.
Youpol è un’applicazione che entra in perfetta sintonia con i giovani, ma anche con i diversamente giovani, che ci permette di entrare in contatto con loro e intercettare quelle situazioni di disagio, dove è necessaria la nostra presenza.
Il guadagno facile è sicuramente la scorciatoia che attira i ragazzi, ma alla lunga è improduttiva. Come intercettare questo? Con il lavoro che stiamo svolgendo, pazientemente e facendo capire che senza un percorso di studi prima e professionali dopo non c’è possibilità di raggiungere velocemente risultati duraturi”