
Daspo per la durata totale di 9 anni nei confronti di cinque persone ritenute pericolose per l’ordine e la sicurezza pubblica. Uno della durata di anni 4, due della durata di anni 3, uno della durata di anni 2 e uno della durata di anni 1.
Il Divieto di Accesso alle Manifestazioni Sportive cosiddetto “Fuori contesto” viene emesso nei confronti di coloro che risultino denunciati o condannati, anche con sentenza non definitiva, nel corso dei cinque anni precedenti per alcuni reati ritenuti dall’ordinamento di particolare allarme sociale.
I cinque destinatari dei provvedimenti sono stati individuati e ritenuti socialmente pericolosi, in base alla normativa di settore, poiché ritenuti a vario titolo responsabili di reati inerenti gli stupefacenti, contro la persona, in materia di armi oltre che per associazione di tipo mafioso, come emerso dalle investigazioni nell’ordinanza di custodia cautelare emessa dal Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Lecce del 15 novembre ed eseguita dalla Squadra Mobile il 20 novembre dello scorso mese, che ha condotto all’arresto o alla denuncia di ben 35 persone in totale, tra cui i cinque destinatari dei daspo.
Le condotte tenute dai cinque, consentono di formulare un giudizio di pericolosità grave, attuale e concreto che impone il provvedimento idoneo a preservare l’incolumità pubblica in contesti sociale anche diversi da quelli in cui i comportamenti pregressi sono stati tenuti, considerati dal Legislatore altamente sensibili come quelli delle manifestazioni sportive. Da questo, la dicitura “fuori contesto”.
Naturalmente, i provvedimenti adottati in fase investigativa e /o dibattimentale non implicano alcuna responsabilità dei soggetti sottoposti ad indagini ovvero imputati e che le informazioni sul procedimento penale in corso sono fornite nel rispetto dei diritti della persona indagata e della presunzione di innocenza.