La Cgil di Lecce si affida ad una donna, Valentina Fragassi eletta Segretaria generale

Valentina Fragassi è il nuovo Segretario generale della Cgil della provincia di Lecce ed è anche la prima donna a ricoprire questo ruolo nella storia della Cgil provinciale. Nel suo programma ampio spazio al lavoro e alla disoccupazione giovanile.

Ha dedicato la sua elezione al papà, «il primo operaio metalmeccanico incontrato nella vita», Valentina Fragassi proclamata Segretario generale della Cgil della provincia di Lecce. Dopo aver ricevuto il testimone da Salvatore Arnesano che ha ottenuto un incarico regionale nella Cgil presso la camera del Lavoro a Bari, la 40enne è la prima donna a ricoprire questo ruolo nella storia del sindacato provinciale. E, a livello nazionale, tra i più giovani quadri dirigenti della sua categoria.
 
Con quasi venti anni di esperienza già ‘maturata’ nella Cgil, Valentina Fragassi ha le idee chiare su ciò che bisogna fare nel Salento per difendere i lavoratori e rilanciare l’occupazione come aveva già anticipato nel suo accorato discorso in occasione dell’aperitivo culturale di Otranto che anticipò di 24ore l’arrivo a Lecce di Susanna Camusso:«Gli ultimi governi hanno saputo soltanto mettere contro le categorie del mondo del lavoro: giovani contro anziani, occupati contro disoccupati, dipendenti pubblici contro dipendenti privati, uomini contro donne, lavoratori contro pensionati, imprenditori contro lavoratori. È arrivato il momento di chiudere con queste inutili contrapposizioni – aveva dichiarato – per costruire un nuovo mondo del lavoro in cui, al centro, si possa far sedere la dignità dei lavoratori».
 

E davanti all’assemblea oggi ha ribadito quale sarà il suo lungo e dettagliato programma che spazierà dalle questioni internazionali all’impegno nell’attuazione di nuovo e inclusivo modello contrattuale, fino all’impegno contro lo sfruttamento, il caporalato e il sistema degli appalti truccati. Senza dimenticare mai il capitolo giovani, quei giovani che credono nel rilancio del Sud, quei giovani che non vogliono andare via, ma spesso e volentieri sono ‘costretti’ a cercare fortuna fuori, in altri Paesi che offrono più opportunità.
 
 «La nascita dei nuovi lavori, la tecnologia sempre più avanzata, la specializzazione lavorativa, il recupero da parte dei ragazzi del settore dell’agricoltura, il rispetto della terra e dell’ambiente. Tutte tematiche – ha dichiarato Fragassi nel suo intervento – a noi care in una terra che brilla di bellezza monumentale, di un mare cristallino, di tradizioni che richiamano al crocevia di diversi popoli. Non mi appassiona però un’idea di sviluppo legata esclusivamente all’investimento solo in alcuni settori che trainano il territorio, non mi appassionano le mode del momento. A cosa serve per esempio parlare della cultura e del turismo nel Salento come volano dell’economia se poi non vi sono trasporti ed infrastrutture a sostenere le potenzialità del settore? Se non riusciamo ad attivare un nuovo modello sullo smaltimento dei rifiuti. Se non troviamo una compatibilità tra sviluppo e rispetto dell’ambiente».
  
La ricetta è semplice: «Dobbiamo concepire uno sviluppo delle nostre vocazioni territoriali in termini industriali, che abbia la capacità di pianificazione e manageriale, supportato da innovazione e ricerca ed eco compatibilità. Capace di tener dentro tutti i settori produttivi, superando gli egoismi di pochi che non permettono a questa provincia di avere una visione di insieme».
 
Oggi l’Assemblea Generale provinciale della Cgil, formata da dirigenti, ma anche lavoratori delegati e pensionati, le ha consegnato il mandato più importante nell’organizzazione confederale.



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