La Lecce antica riserva ancora sorprese. Nella giornata di ieri, infatti, durante le operazioni di restauro del vecchio ospedale ‘Santo Spirito’nei pressi di Porta Rudiae, prossima sede della Sovrintendenza di Lecce, Brindisi e Taranto, sono emersi nuovi preziosi tesori. In particolare, durante alcuni scavi nell’area sottostante all’area un tempo adibita a chiesa nel nosocomio, sono stati scoperti alcuni vani sotterranei, impreziositi da centinaia di reperti, per uno spazio totale di oltre 150 m/q.
Ad intervenire sono stati i Vigili del Fuoco del comando provinciale di Lecce, chiamati per ispezionare la staticità di alcuni ipogei rinvenuti. L’area, sita in via Libertini e adiacente proprio a Porta Rudiae, è da anni sottoposta a lavori di recupero e restauro, per i quali sono stati già stanziati cinque milioni di euro.
I caschi rossi, dunque, guidati dal Comandante provinciale Eugenio Barisano, si sono introdotti nei sotterranei utilizzando le tecniche peleo-alpine-fluviale, calandosi muniti di mascherine e impianti di illuminazione. Dopo i primi sopralluoghi i vigili del fuoco si sono immediatamente resi conto, insieme a tutti i presenti, dell’eccezionalità della nuova scoperta, la quale tante cose potrebbe adesso raccontare sulla storia del capoluogo salentino. Dello stesso avviso è Giovanna Cacudi, responsabile della Soprintendenza: ‘si tratta di un rinvenimento eccezionale – ha dichiarato – e che servirà ad accrescere le conoscenze sulla storia della città’.
L’ex ospedale Santo Spirito venne costruito nel lontano 1394, gestito dai padri domenicani. Per secoli è stato il centro di ricovero principale dei leccesi, prima dell’edificazione dell’allora nuovo ‘Vito Fazzi’, avvenuto nella seconda metà dell’ottocento.