La posta arriva, ma in ritardo. Continuano le lamentele dei cittadini. Vilei: ‘il postino torni a suonare tutti i giorni’

Continuano le lamentele dei cittadini sul nuovo servizio di recapito della corrispondenza a giorni alterni che sta creando non pochi disagi. La posta è consegnata quasi sempre in ritardo, ma a far ‘arrabbiare’ di più sono le bollette scadute da un pezzo.

Mal comune, mezzo gaudio” si dice, ma consola poco ad alcuni cittadini sapere di non essere i soli a scontrarsi con i disservizi di Poste Italiane che, in nome di una nuova “strategia aziendale”, ha deciso di “ottimizzare” la consegna della corrispondenza disponendo il recapito a giorni lavorativi alterni (lunedì, mercoledì e venerdì in una settimana – martedì e giovedì in quella successiva), promettendo che questa scelta non avrebbe influito sull’efficienza del servizio. Le lamentele continue dicono il contrario e sono sempre più le persone a cui la posta arriva in ritardo, o non arriva affatto. Non solo bollette, ma anche appuntamenti medici, scadenze assicurative o automobilistiche e raccomandate importanti…inutile dire che, in questo caso, il disagio si trasforma in un vero e proprio danno economico, senza contare il rischio di vedersi tagliare la luce o il gas.  
  
I Sindaci di molti comuni, che a gran voce hanno chiesto garanzie per un servizio fondamentale, sono passati dalle parole ai fatti attivando le procedure per sollecitare l’azienda a correggere i disservizi lamentati dai cittadini, ma nulla è stato fatto e i ritardi sulla consegna della corrispondenza continuano ad essere all’ordine del giorno.
  
“Ora – si legge in una nota a firma di Emanuele Vilei del Comitato Popolare Leccese – è giunto il momento di intraprendere una iniziativa di tutela per chiedere alla azienda il ripristino giornaliero del recapito della corrispondenza, inviando all’Amministratore Delegato delle Poste Italiane S.p.A, Francesco Caio, una diffida stragiudiziale ad eseguire quanto sino ad ora richiesto”.
  
“L’azione – conclude Vilei – può essere fatta sia singolarmente che collettivamente”.
  
Nell'attesa che qualcosa si muova, i disservizi permangono. 



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