
Se in ospedale ci si cura, spesso ci si può anche ammalare. La cura personale, infatti, non è sinonimo solo di una prevenzione per se stessi, ma anche per gli altri, soprattutto se si opera nel settore ospedaliero. L’80% delle infezioni provenienti e presenti nei reparti è dovuta a una causa spesso sottovalutata e fonte di contagi: le mani sporche. La cura e la pulizia delle mani è un fattore importante anzitutto all’interno della sanità, oltre che a livello personale, poiché portatrice di infezioni, causate da batteri e germi, sempre presenti nelle azioni quotidiane più semplici: dopo l’uso del bagno, la chiusura di una maniglia fino al contatto con il sangue o dei pazienti stessi.
Questa mattina, infatti, a fronte di una sensibilizzazione e promozione della cultura dell’igiene delle mani nelle Strutture aziendali, presso l’Ospedale Vito Fazzi, all’interno della sala riunioni della Direzione Medica, si è tenuta la conferenza stampa “La salute è nelle tue mani”, a cui sono intervenuti Antonio Sanguedolce, Direttore sanitario, Giampiero Frassanito, Direttore Medico P.O. “Vito Fazzi”, Alberto Fedele, Direttore Dipartimento Servizio Igiene e Sanità Pubblica, Fulvia Scrimieri, Dirigente Medico Direzione Sanitaria, Franco Vantaggiato Pisanò, Infermiere Direzione Sanitaria.
L’Asl di Lecce ha aderito a questa campagna di informazione e sensibilizzazione, voluta dall’organizzazione mondiale della sanità e del Ministro della Salute sull’igiene personale, in virtù del fatto che a monte di una buona sanità deve esserci una cura personale sicura, in primo luogo da parte degli operatori per giungere ad una attenta pulizia dei macchinari e delle attrezzature ospedaliere, come aveva ricordato anche in una conferenza dello scorso maggio Giovanni Gorgoni, direttore generale, nella quale appuntava che “un medico bravo ma con le mani sporche può far ammalare”.
Non a caso la sporcizia delle mani potrebbe causare una serie di infezioni e malattie come la salmonella, la polmonite, l’influenza.
Un accorgimento semplice che può salvare la vita.