La sfida di Aqp, appaltare 250 milioni di investimenti entro la fine dell’anno

Entro la fine del 2014, è previsto l’avvio di gare per ulteriori 105 milioni circa, con l’obiettivo ambizioso di completare il maggior numero di affidamenti di opere del comparto depurativo finanziate dal Fondo di Sviluppo e Coesione.

Grazie al favorevole sblocco degli iter autorizzativi ambientali a carico delle istituzioni competenti, questa settimana Acquedotto Pugliese ha avviato a gara investimenti per complessivi 37 milioni di euro. Prosegue senza soste, quindi, l’impegno dell’azienda per il sostanziale potenziamento ed adeguamento del sistema depurativo e più in generale del sistema idrico potabile integrato a servizio della regione Puglia. Degli interventi a gara, 12 riguardano il servizio depurazione e sono tra quelli previsti nell’ambito dell’Accordo di Programma Quadro di settore (APQ depurazione), a cui si aggiunge l’intervento per il potenziamento della rete di fognatura di Lecce (finanziato dal programma operativo FESR). Entro la fine del 2014, è previsto l’avvio di gare per ulteriori 105 milioni circa, con l’obiettivo ambizioso di completare il maggior numero di affidamenti di opere del comparto depurativo finanziate dal Fondo di Sviluppo e Coesione.

Vito Palumbo, il responsabile della comunicazione dell’Acquedotto Pugliese, ha espresso, attraverso una nota, il pensiero dell’azienda: “Prosegue il nostro impegno. Un impegno che già nei primi nove mesi dell’anno ha consentito di bandire 143 gare per un valore complessivo degli investimenti di circa 110 milioni di Euro. Con l’acquisizione delle autorizzazioni ambientali ultime e l’avvio conseguente di ulteriori gare, l’azione di AQP riceve dunque rinnovato impulso. I lavori appaltati nell’anno solare 2014 raggiungeranno la cifra record di oltre 250 milioni. Nel 2015, l’azienda sarà impegnata a portare a compimento l’avvio di tutti gli interventi previsti dall’APQ depurazione, appaltando anche le opere previste per gli impianti depurativi di Bari Est, Bari Ovest e Taranto Gennarini”.

La nota poi prosegue in questo modo: “Con il completamento di tutti questi interventi la potenzialità di trattamento degli impianti soggetti ai lavori di potenziamento passerà dagli attuali 2,3 milioni di abitanti equivalenti a 3,2 milioni, con un incremento del 32%. Gli investimenti realizzati da Acquedotto Pugliese negli ultimi 7 anni superano il miliardo di euro. Come si evince dall’ultimo “BlueBooK – i dati del servizio idrico integrato in Italia”, edito da Utilitatis con la collaborazione dell’Anea (Associazione Nazionale Autorità ed Enti di Ambito), la quota di investimenti per abitante in Puglia si attesta tra i massimi valori registrati su scala nazionale. Il valore annuo procapite pugliese è, infatti, al di sopra di quello registrato in Lombardia ed è comparabile con quello del Piemonte, Lazio e Liguria. A fronte di una media nazionale di 30,2 Euro per abitante, il dato medio degli investimenti di AQP è circa 42 Euro, mentre la media nel mezzogiorno è di soli 18,5”.

A margine della nota stampa, si legge anche: “Questo importante impegno per l’ammodernamento e potenziamento del sistema idrico potabile integrato del territorio servito si è reso possibile anche grazie ad una anticipazione temporanea di liquidità prevista dalla legge regionale n.37/2014, per complessivi 200 milioni di Euro che la Regione Puglia si accinge a deliberare. Tale somma, destinata esclusivamente al finanziamento degli investimenti, consente nel contempo di calmierare gli incrementi della tariffa, che diversamente sarebbero più che tripli rispetto non solo a quelli attuati nell’anno, ma anche a quelli previsti nel prossimo futuro”.



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