“Rileviamo con grande disappunto che non sono stati puliti dalle erbacce la gran parte degli impianti fotovoltaici, che rappresentano di fatto degli allevamenti a cielo aperto di insetti vettori, pronti a diffondere il batterio in tutto il territorio salentino”. Alla luce di questi monitoraggi, effettuati da “La Voce dell’Ulivo”, i componenti del Comitato chiedono al Commissario Giuseppe Silletti, di usare il pugno duro verso quei proprietari terrieri – e soprattutto nei confronti degli Enti Locali, Anas, e Consorzi di bonifica – che non avrebbero ottemperato agli obblighi del cosiddetto “Piano Silletti”. “Ci risulta che le aree pubbliche ripulite (strade, canali, aree verdi, giardini pubblici, ecc.) – ci scrivono in una nota stampa – non superano il 10% del totale”.
Dall'Associazione paventano anche un rischio, ovvero quello di aver utilizzato le poche risorse aziendali a disposizione senza raggiungere il risultato.“Tutto ciò per colpa di soggetti insensibili di fronte alla gravità del dramma che il Salento sta vivendo”. Poi, la dichiarazione – già esposta in passato – di una piena disponibilità a collaborare con il Corpo Forestale dello Stato e con le Istituzioni in genere al fine di raggiungere il miglior risultato possibile sul territorio:“Vigileremo affinché il nostro territorio non venga ulteriormente danneggiato dall’inerzia di chi non ama con i fatti il Salento".
Insomma, non le mandano certo a dire. È giunto il momento di imporre l’espletamento delle buone pratiche, in quanto alcune inadempienze “rischiano di rendere vano tutto il lavoro svolto dai nostri agricoltori, i quali hanno sentito il peso e la responsabilità di tentare, a proprie spese, di arginare la diffusione del batterio”. Ancora dalla Voce dell'Ulivo:"Bisogna completare le buone pratiche subito, le sputacchine hanno quasi raggiunto lo stadio adulto, mancano pochi giorni ed il loro volo causerà l'avanzata inesorabile del batterio".
La Xylella continua così a rappresentare un agormento ancora piuttosto caldo, specie dopo l'ultima decisione – da parte dell'Unione Europea – di eraricare tutti gli ulivi malati nelle aree infette nel raggio di 100 metri. Non solo. Circa la malattia del disseccamento rapido della pianta, Leccenews24.it realizzò un'intervista, lo scorso 29 Aprile, al presidente dell'Ordine dei Dottori Agronomi e Forestali della provincia leccese, Rosario Centonze, chiedendo un parere tecnico alla categoria.