Laboratorio analisi di Martano, il Tar da ragione alla Asl di Lecce. Melli ‘il servizio è stato migliorato’

Sul caso del laboratorio di analisi di Martano, il Tribunale amministrativo di via Rubichi ha ritenuto perfettamente legittimo l’operato della ASL Lecce e della Regione Puglia.

«Le modalità di svolgimento del servizio sembrano escludere qualsiasi pregiudizio grave ed irreparabile per la comunità». Con questa motivazione il Tar Lecce ha respinto la domanda cautelare dell’Amministrazione comunale di Martano che aveva interpellato i giudici sulla chiusura del Laboratorio Analisi. «Non sarà mai chiara la logica per cui, anziché potenziare e valorizzare le proprie eccellenze funzionanti sul territoriola Direzione Generale dell’ASL Lecce decide di declassarle» aveva dichiarato il primo cittadino, Fabio Tarantino putando il dito contro la delibera n°1929 del 30 novembre 2015.
  
Ma per il Tribunale amministrativo di via Rubichi l’operato della ASL Lecce e della Regione Puglia è perfettamente legittimo. I giudici amministrativi – come si legge nella nota a firma dell’azienda sanitaria – hanno sostanzialmente chiarito che «i prelievi continuano ad essere effettuati presso il centro di Martano e non pare dimostrato che la tempistica della loro “refertazione” da parte del Laboratorio analisi di Lecce sia maggiore rispetto al precedente».
   
Insomma, a nulla sono servite le oltre 2mila firme raccolte per evitare il declassamento, né l’incontro con la Direzione Generale di via Miglietta, né le dichiarazioni dei politici per evitare la dismissione del laboratorio analisi della cittadina della grecìa salentina, in atto dal 1 febbraio 2017, né i sit-in di protesta .
   
Il Tar ha riconosciuto la correttezza della linea sostenuta dalla ASL nel riorganizzare il servizio analisi a Martano che, di fatto, rappresenta uno dei nodi della complessiva rimodulazione della rete aziendale, così come ridisegnata tra il marzo e il novembre 2015 prima da tre successivi provvedimenti regionali (due delibere di giunta e il regolamento regionale 14/2015) e poi dalla deliberazione n° 1929/2015 della Direzione Generale ASL Lecce. «Atti che il Tar Lecce – commenta il direttore generale Silvana Melli – ha evidentemente riconosciuto come legittimi e corretti, non solo formalmente ma anche nella sostanza: il servizio cambia dal punto di vista tecnico-logistico, ma agli effetti pratici viene migliorato ed è ciò che conta di più per cittadini».



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