Quattro morti sulla Galatone-Seclì, il mondo della lavoro alza la voce: «Non chiamatela fatalità»

Cisl, Cgil, Uil e Ugl alzano la voce e chiedono più sicurezza sul lavoro. La tragedia che ha riguardato i lavoratori impegnati nella potatura di alcuni alberi travolti da un’auto riapre una ferita mai chiusa.

È un misto di incredulità e dolore quello che ha accompagnato la notizia della tragedia di Galatone. Morire mentre si lavora per vivere, spesso per sopravvivere o tirare a campare, è la più atroce delle sorti. E la più ingiusta. Certo, il fato ha giocato un ruolo incredibilmente tragico in quello che è accaduto. Il destino avverso, la sfortuna. Chiamiamolo come vogliamo. Ma è anche vero che alcune attività dovrebbero essere realizzate con maggiori norme di sicurezza, con più attenzione alla vita, con più rispetto per la dignità dei lavoratori.

Il Salento piange Pasquale Filieri, Luigi Casaluci, Antonio Mezzi e Alessandro Liguori. Ma non può finire tutto nel cordoglio, nella disperazione delle famiglie e nella tristezza di una comunità che si sente ferita.C’è bisogno di consapevolezza, c’è bisogno di una svolta nelle politiche del lavoro affinché la sicurezza diventi per davvero una priorità. E il mondo del lavoro non se l’è sentita di tacere e ha voluto dire la sua ai livelli più alti.

Antonio Nicolì (Cisl): ‘Non chiamiamola fatalità’

‘Inaccettabile l’ennesima tragedia sul lavoro che ha provocato quattro vittime ed un ferito grave sul cantiere di Galatone. Inaccettabile, perché la sicurezza e la tutela della salute sui luoghi di lavoro dovrebbero essere condizione essenziale e prioritaria in una società civile e sviluppata”- ha dichiarato il Segretario generale della Cisl di Lecce Antonio Nicolì.

‘Le tante morti bianche nel nostro Paese, circa 3 al giorno, vengono spesso considerate una fatalità, ma così non è. E’ un problema di mancato rispetto delle norme, ma anche un problema di ordine culturale, di mancato rispetto per la dignità del lavoro. Ogni lavoratore che muore, di fatto, è una sconfitta per tutti. Occorre una mobilitazione della società per il rispetto delle norme ed una vera prevenzione sulla sicurezza e salute poiché la sicurezza di chi lavora è una priorità sociale ed è uno dei fattori più rilevanti per la qualità della nostra convivenza. Non possiamo accettare passivamente le tragedie che continuiamo ad avere di fronte . Le istituzioni e la comunità nel suo insieme devono saper reagire con determinazione e responsabilità. Tanto si è fatto a livello legislativo, ma restano diverse lacune da colmare per contrastare inerzie e illegalità e sconfiggere opportunismi.
Operai travolti nel leccese: Cgil, cordoglio e vicinanza familiari

Rossana Dettori (Cgil): ‘La sicurezza sul lavoro è una priorità sociale’

‘Esprimiamo cordoglio e vicinanza alle famiglie di coloro che quest’oggi hanno perso la vita sulla circonvallazione di Galatone svolgendo il proprio lavoro. Basta accettare passivamente queste tragedie: la sicurezza sul lavoro è una priorità sociale, è ora di agire’.

Rossana Dettori, segretaria confederale della Cgil

Così la segretaria confederale della Cgil, Rossana Dettori, commenta l’incidente avvenuto ieri mattina, poco dopo le 8.00, in provincia di Lecce che ha causato la morte di tre operai della ditta Eco.Man Salento impegnati in lavori di potatura, il grave ferimento di un quarto, e la morte del conducente dell’auto che li ha travolti.

‘Ribadiamo la necessità di definire una vera e propria strategia nazionale su salute e sicurezza e dotare così finalmente il Paese di strumenti che possano mettere fine a questa strage. Per questo ci auguriamo che il confronto con l’Esecutivo su questi temi prioritari possa proseguire velocemente’.

Salvatore Giannetto (Uil): ‘Non si può andare al lavoro come se si va in guerra’

‘Non possiamo che provare tanta rabbia e amarezza dinanzi all’ennesima tragedia sul lavoro avvenuta ieri mattina alla periferia di Galatone. Il cordoglio e l’abbraccio di tutta la Uil di Lecce giunga ai familiari degli operai che hanno perso la vita mentre erano impegnati a svolgere la loro attività quotidiana. Non si può andare al lavoro come se si andasse in guerra. La sicurezza e la salute dei lavoratori devono diventare, sempre e per tutti, priorità assolute. Non si può continuare così: serve una strategia nazionale per la prevenzione’.

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Salvatore Giannetto, segretario generale UIL Lecce

Paolo Capone (Ugl): ‘Le stragi sul lavoro non si possono tollerare’

‘L’Ugl esprime il suo cordoglio alle famiglie degli operai che hanno perso la vita a Galatone in provincia di Lecce, travolti mentre erano impegnati in lavori di potatura lungo la strada. E’ in corso una vera e propria strage sul lavoro che non è possibile tollerare’.

Paolo Capone, Segretario Generale dell’UGL

Così ha dichiarato in una nota Paolo Capone, Segretario Generale dell’Ugl: ‘E’ necessario aumentare i controlli, promuovere una maggiore cultura della sicurezza nei luoghi di lavoro e più formazione per i dipendenti soprattutto in quei settori dove il rischio è più elevato. Continua il tour dell’Ugl Lavorare per vivere volto a sensibilizzare l’opinione pubblica sul triste fenomeno delle ‘morti bianche’; la prossima tappa si terrà sabato 30 novembre in Piazza Sant’Oronzo a Lecce. Basta a queste stragi silenziose!’