Lecce2019, Perrone: «Ha vinto Matera, ma Lecce non ha perso»

Sono arrivati i primi commenti del sindaco di Lecce e di tutto lo staff a seguito della decisione della Commisione Europea di proclamare Matera come Capitale della Cultura Europea 2019

Delusione, tristezza, ma anche consapevolezza di aver fatto un ottimo lavoro e di aver posto le basi per una crescita ed un futuro migliore. Sono questi i sentimenti predominanti nello staff di Lecce2019 all’indomani del verdetto della Commissione Europea che ha consegnato le chiavi della Cultura Europea per il 2019 a Matera e ha lasciato gli altri, Perugia, Ravenna, Siena, Cagliari e Lecce, a dividersi le briciole. Queste città, arrivate al secondo step nella corsa al titolo, hanno realizzato progetti importanti, hanno avuto idee innovative e, come dichiarato dal ministro ai Beni Culturali, Dario Franceschini, saranno Capitali italiani della Cultura per il biennio 2015-2016.

“Ora bisogna continuare a lavorare e proseguire con il lavoro che è stato fatto fino ad ora, realizzando i progetti che ci eravamo prefissati fin dall’inizio, al di là di questa sconfitta che per noi non sarà mai tale perché noi oggi ci sentiamo comunque vincitori”. Sono state queste le prime parole del sindaco di Lecce Paolo Perrone nel suo primo commento ufficiale sul risultato di ieri a margine della conferenza stampa che si è tenuta questa mattina presso l’ex Convento dei Teatini e che era stata organizzata per commentare l’esito della candidatura.

Poi il primo cittadino leccese, di ritorno dal viaggio nella Capitale, ha proseguito ringraziando tutti con sincera e dovuta ammirazione: “Grazie a tutti, allo staff, ai ragazzi, alla città e all’amministrazione di Brindisi che ci è stata vicina ed ha sposato il nostro progetto, agli organizzatori, ai professionisti che hanno lavorato al nostro fianco, a tutti quelli che ci hanno supportato e ci hanno dato una mano per farci avvicinare al sogno. Un grazie speciale va anche agli imprenditori che hanno deciso di sposare il nostro progetto ed hanno accolto le nostre istanze perché, fatemelo dire, nell’attrarre i partner commerciali ed economici siamo stati i migliori di gran lunga. A dimostrazione di questo sta il fatto che, molti di loro, hanno già deciso di continuare il loro percorso intrapreso con noi”.

Il sindaco poi entra nel merito del verdetto: “Il fatto che la vincitrice sia Matera mitiga la nostra delusione perché comunque ha vinto il sud e questa non è facile retorica. Lecce e Matera lavoreranno insieme e sono sicuro che i benefici di una vittoria meridionale ricadranno su tutto il territorio. Insieme con il ministro Franceschini si è deciso di valorizzare quei progetti di quelle città che non hanno vinto, ma che comunque hanno avuto il merito di arrivare fino alla fase finale. Ora si deve dare un seguito a quei progetti che sono andati avanti. Lecce2019 era un sogno, non lo abbiamo raggiunto, ma questa è la strada su cui dobbiamo continuare. Magari il processo di crescita culturale ed economica lo raggiungeremo qualche anno dopo rispetto al 2019, ma io sono convinto che ce la faremo comunque. Mancheranno i fondi che avremmo avuto se Lecce fosse stata la Capitale, ma i sogni e gli obiettivi si devono realizzare, le idee e i progetti devono andare avanti. Perché noi siamo lecce2019 e sulla strada tracciata dobbiamo continuare a camminare”.

Si andrà avanti quindi, come era prevedibile e già annunciato, con la Fondazione, con Brindisi, con il Salento e tutta la Regione al fianco di Lecce per portare avanti un progetto che non puntava solo al raggiungimento del titolo, ma sul riprogettare l’esistenza di una comunità su basi diverse da quelle da cui si partiva quindici o dieci anni fa. Questo è un punto fondamentale per rispondere e reagire alla crisi economica e per ripartire. Partendo da queste convinzioni anche l’assessore Alessandro Delli Noci ha usato parole piene d’orgoglio nel commentare il verdetto: “Noi siamo ancora convinti che questo sia un progetto giusto e che il Salento sia una comunità vincente per oggi e per il futuro. Lui non lo ha fatto, ma io ci tengo a ringraziare il sindaco Paolo Perrone e a farli i complimenti. Lui con lungimiranza ci aveva visto lungo e ha creduto più di tutti in questo sogno. Chi basa il suo futuro sulla cultura e sulla crescita del territorio sotto questo aspetto non perde mai e noi oggi non abbiamo perso”.

Per ultime sono arrivate le parole commosse del coordinatore artistico di Lecce2019, quell’Airan Berg che ormai si sente un leccese d’adozione: “Oggi siamo tristi, domani ci riprenderemo e da lunedì ci rimetteremo a lavoro. Quello che dobbiamo tenere presente e ricordare sempre è la giornata del 6 ottobre (il giorno in cui vennero i commissari a visitare la città), quel fermento, quella voglia, quell’entusiasmo e quell’orgoglio di essere leccesi che si sentiva nell’aria. Cose che non sono mai mancate durante questo percorso, durante questa avventura fantastica che io porterò sempre nel mio cuore. Dobbiamo continuare ad usare le abilità che abbiamo dimostrato di avere e portare avanti con umiltà i progetti che avevamo ideato, pianificando gli anni a venire, sempre con i nostri sogni e le nostre speranze. Abbiamo fatto un grande lavoro e continueremo a farlo”.