Ogni tanto si torna a parlare di Massimiliano Latorre e Salvatore Girone, i due marò italiani da oltre tre anni protagonisti di una vicenda giudiziaria su cui sembra difficile, se non impossibile, scrivere la parola fine. Dal 15 febbraio 2012, giorno in cui i fucilieri del battaglione San Marco in servizio antipirateria sulla Enrica Lexie furono accusati di aver ucciso due pescatori indiani al largo delle coste del Kerala, una serie di errori, rinvii, lungaggini hanno impedito di stabilire con esattezza cosa realmente accadde nell’incidente tra la nave mercantile e il peschereccio Sant’Anthony.
L’occasione per riaccendere i riflettori sui militari pugliesi è arrivata dal Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella a bordo della fregata "Carabiniere" impegnata in una missione antipirateria nel porto di Mascate in Oman: «Il mio pensiero – ha dichiarato il Capo dello Stato – va anche questa volta alla missione di Girone e Latorre, allora impegnati anch’essi a difesa della sicurezza delle nostre navi mercantili. A loro rinnovo il sostegno del Paese. Sarò davvero lieto quando potrò incontrarli insieme in Italia»
«Ora, grazie alle efficaci azioni di contrasto al fenomeno poste in essere dalla comunità internazionale, il numero degli assalti, che ha toccato il picco pochi anni addietro, si è ridotto drasticamente. La guardia va tenuta alta, come sempre – ha dichiarato il Presidente concludendo il suo discorso -, ma l'obiettivo della restituzione di questi mari
alla legalità e alla libertà di navigazione adesso è più vicino, grazie anche alla vostra opera. E' con piacere che esprimo a tutti voi e a coloro che hanno operato su questi mari per lunghi anni, il mio apprezzamento e la riconoscenza di tutta l'Italia».
«La vicenda dei marò è diventata ormai una farsa, una drammatica farsa da parte del Governo e delle istituzioni, anche perché non si vuol dire come stanno realmente le cose. Non vorremmo – ha dichiarato Adriana Poli Bortone – che dietro questa storia ci fossero debiti che l’Italia deve pagare nei confronti dell’India e che i nostri marò rappresentassero gli ostaggi in tutta questa storia. Sarebbe bene che una volta per tutte si chiarissero i rapporti».
«Non si può assistere – conclude l’ex Sindaco di Lecce – a quest’ altalena di rassicurazioni e rinvii che irrompono di tanto in tanto e che non fanno altro che aumentare l’angoscia dei familiari e colpire nell’orgoglio tutti noi italiani»