Addio a Massimo Sponsiello, ha fondato a Lecce l’Istituto Oxford

Sponsiello ha fondato un progetto formativo audace e innovativo che oggi è diventato parte del circuito mondiale International House.

Si è spento nelle scorse ore, all’ età di 77 anni, Massimo Sponsiello, il fondatore della Scuola di Lingue ‘Oxford” di Lecce.

Quarant’anni sono uno spazio di tempo importante per poter apprezzare la lungimiranza di chi negli anni ’80 pensò che anche Lecce potesse avere la sua scuola di inglese, che anche i salentini potessero ambire a coltivare una formazione performante in quella lingua che sarebbe diventata il passepartout che apre tante porte e che ci fa sentire cittadini del mondo.

In un’epoca in cui l’inglese non era così diffuso come oggi, ci voleva un pioniere appassionato, un capitano di impresa culturale ‘visionario’ che portasse a Lecce, in via Adriatica, un progetto formativo audace e innovativo che oggi è diventato parte del circuito mondiale International House.

Con alle spalle una grande competenza e conoscenza nel settore della formazione linguistica a livello internazionale, Massimo Sponsiello, personalità originale ed eclettica, con una dedizione rara per il lavoro e una proverbiale perseveranza, nel 1980 decise di tornare in quel Salento lasciato da bambino per fondare la Oxford School.

La creazione di Massimo Sponsiello, anzi la sua creatura, è diventata un ponte linguistico tra Lecce e l’Europa, il Salento e il mondo, la città e la cultura internazionale.

Una scommessa vinta, insomma, quella di Sponsiello, che ha portato l’inglese a diventare parte integrante della vita di tanti salentini.

Una scommessa con alle spalle un lavoro attento e accurato, di analisi delle esigenze del territorio che gli ha consentito di porre una pietra miliare nel mondo della formazione sul territorio salentino.

I figli Marta ed Emanuele, commossi, lo ricordano così, come un uomo saldo nei suoi propositi, nei suoi principi e nei suoi valori ma con una vena artistica che emergeva nel risicato tempo libero e che addolciva i tratti forti di una determinazione assoluta che era finalizzata a trasformare il sogno in realtà.

‘Oggi è il giorno di dare l’ultimo “tenero abbraccio” a un “padre sognante” che ora è ancor di più “un uomo volante” come recita la canzone di un noto cantautore italiano’.



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