Lecce piange Giancarlo Moscara, ideò il logo ‘Salento d’amare’

Si è spento da poco l’artista poliedrico nato a Lecce nel 1940 e fattosi strada nel panorama artistico italiano nel mondo della grafica.

Una personalità poliedrica, un maestro per molte generazioni di giovani artisti e un’anima creativa.  Sono solo alcune delle sfaccettature del genio visionario Giancarlo Moscara che si è spento ieri sera nella sua casa-studio alla periferia di Lecce. Il grafico, che ha esportato il suo lavoro in tutta Italia dopo aver scritto una pagina importante nell’universo culturale salentino lascia un vuoto che ora sarà difficile colmare. Quel Salento che ora saluta uno dei suoi ‘nomi più illustri’, consapevole com’è di aver perso un punto di riferimento importante del panorama artistico locale.

Nato nel capoluogo salentino nel 1940, da giovanissimo si appassiona all’arte. Alla fine degli anni ’50 inizia ad insegnare Progettazione e Decorazione Pittorica presso l’Istituto d’Arte di Lecce e continua per oltre un ventennio a formare nuovi artisti. Dalla pittura alla grafica, all’illustrazione e alle nuove tecniche digitali, la sua attitudine alla sperimentazione è stata subito palese.

Già negli anni ’60, all’inizio della sua personale ricerca e interpretazione di grandi temi contemporanei, Giancarlo Moscara elabora un suo linguaggio pittorico guardando ai grandi maestri del ‘900 e rielaborando sperimentazioni vicine alle avanguardie. Non da meno il contesto in cui vive: la Lecce di quegli anni gli offre stimoli interessanti, da Vittorio Bodini ad Adriano Olivetti.

Ma è con l’inizio degli anni ’70 che inizia la fase più impegnata, quella dei grandi temi sociali. E questa nuova fase porta anche un cambio di strumenti: è il disegno adesso a farsi carico del genio visionario. La critica più attenta parla di ‘disegno politico’ e Moscara diventa subito uno dei più grandi esponenti di questo capitolo dell’arte italiana.

Il logo Salento d’Amare

Tra Roma e Milano arriva il successo con la grafica. Sono tante le collaborazioni nella sua lunga esperienza con testate e aziende del panorama italiano, da Agip a Olivetti a Iri. Nel 2015 le sue opere, dopo aver fatto il giro della nazione, tornano ad essere ospitate dall’Università del Salento e nel 2017 la sua approda a Art&co di Lecce, con la mostra l’Intreccio. Tra i suoi lavori, anche il logo ‘Salento d’amare’ che nacque per sponsorizzare la squadra del Lecce.

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Il Salento piange uno dei suoi più grandi talenti, maestro di generazioni e personalità poliedrica, che si è guadagnato di diritto un posto nell’olimpo degli artisti.

Gli editori, il direttore e i redattori si stringono al dolore della famiglia e abbracciano forte la moglie, la storica dell’arte Titti Pece e il figlio, il noto fotografo Marcello Moscara.