Ogni tanto fermiamoci e diciamo grazie alle forze di polizia

Fra rapine, furti, delitti, fenomeni criminali e altre emergenze sociali il ruolo delle forze dell’ordine appare fondamentale. Ogni tanto dovremmo ricordarci di dire grazie.

Lo spunto ci è venuto dopo aver visto le immagini dell’ultimo sequestro di armi e droga avvenuto l'altro ieri e che grazie alla Guardia di Finanza è servito a interrompere un filo criminale che si sarebbe certamente inspessito. Ecco perché pensiamo che è sempre poco il tempo per fermarsi a ringraziare qualcuno, ed è sempre meno lo spazio pubblico che viene tributato a questi ringraziamenti, ma ogni tanto ci vogliono.

E sicuramente ci vuole nel caso della polizia, dei carabinieri, della guardia di finanza e delle forze dell’ordine in genere, che fanno da sempre un lavoro eccezionale ed impagabile per lo Stato democratico e tutti i suoi cittadini.

Perché un ringraziamento ufficiale? Perché lo si fa raramente, e perché questi operatori della giustizia operano spesso in situazioni di grave difficoltà. Non è che la polizia (quando diciamo polizia vogliamo dire tutte le forze dell’ordine) viva fuori dal Paese, è sempre la stessa Italia, con i suoi problemi economici, le sue contraddizioni sociali, i suoi limiti e i peccati originali. Eppure non manca mai il servizio reso alla pubblica incolumità, il soccorso istantaneo, le indagini sulle vicende oscure e scabrose. Perché la civiltà ha generato la giustizia, ma è quest’ultima che dà fondamento a tutto. Serve giustizia preventivamente e cioè prima che avvenga un misfatto, un torto, un delitto, ma anche successivamente, una volta che questi vengono consumati.

Le difficoltà dell’oggi, inserite in un contesto di precaria sicurezza, di restrizioni economiche, di tagli finanziari, rende ancor più eroico e ammirevole il lavoro e il contributo sociale delle forze di polizia che senza dubbio rappresentano la parte migliore della nostra comunità civile.
Spiace che a volte la professionalità dei nostri operatori di giustizia venga deprezzata, o addirittura vilipesa da quelli che, a nostro avviso, sono atteggiamenti di inqualificabile violenza democratica.

E’ grazie ai carabinieri, alla Guardia di finanza, alla polizia di Stato che le cose in questo Paese vanno ancora bene. Se non siamo sprofondati nel baratro dell’anarchia e della sfiducia generale il merito è di chi fa ogni giorno, e senza gloria, il proprio dovere.



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