Omeopatia, se la conosci non la eviti. Oggi consulti gratuiti in 600 studi medici e veterinari in tutta Italia

In occasione della Giornata internazionale dell’omeopatia, abbiamo ascoltato la dott.ssa Beatrice Cosi che, insieme ad altri colleghi, oggi pare le porte ai consulti gratuiti promossi dall’ AMIOT.

È spesso sul banco degli imputati, additata come causa dell’ aggravarsi di patologie o nei casi più gravi di decessi.

Un clima da caccia alle streghe, insomma, nei confronti delle cure omeopatiche, ovvero quelle cure alternative alla medicina tradizionale fatta di preparati chimici frutto, comunque, della ricerca.

L’Omeopatia viene abbracciata da molti italiani, convinti della bontà di cure naturali, oltre che da molti medici che curano i propri pazienti abbinando alle medicine tradizionali, prodotti che vengono dalla natura.

Ed oggi, in occasione della Giornata Internazionale della Medicina Omeopatica, l’Associazione Medica Italiana di Omotossicologia (A.M.I.O.T.) promuove come ogni anno l’iniziativa “Stiamo bene… naturalmente!”.

L’iniziativa

Così, su tutto il territorio nazionale gli studi medici, odontoiatrici e veterinari associati offriranno al pubblico consulti gratuiti per sensibilizzare sull’importanza di un corretto stile di vita, illustrare le basi della prevenzione dei mali di stagione, delle allergie, delle intossicazioni dell’organismo, dei dolori cronici e di altri malesseri, e sulle terapie d’avanguardia per prendersi cura di sé e prevenire i disagi e le malattie, oltre a un aggiornamento sulle ultime novità in ambito terapeutico.

Insomma, una rete di professionisti associati disponibili non solo a effettuare un consulto gratuito per un controllo medico, ma anche ad approfondire le conoscenze sulle terapie dei bassi dosaggi, allineate alle più moderne ed efficaci metodologie cliniche.

L’intervista

Il provincia di Lecce, ad aprire le porte tra gli altri, è la dottoressa Beatrice Cosi, che presta consulenza presso il Check up Centre in via Bastianutti 35 a Lecce.

Dott.ssa, può stilare il profilo tipo del paziente che si affida all’omeopatia?
Non posso dire vi sia un vero e proprio profilo. Ci sono varie motivazioni che spingono i pazienti ad affidarsi alle cure omeopatiche. C’è chi lo ha fatto da sempre, come prima scelta perché fortemente convinto della bontà delle cure e c’è chi non soddisfatto di altri tipi di interventi, si affida successivamente all’omeopatia. E ancora, c’è chi abbina le cure tradizionali alle cure più naturali come sostegno ad altra terapia.

Negli altri paesi europei ci si affida alle cure omeopatiche da tempo, in Italia?
Devo dire che anche l’Italia ha fatto passi da gigante e si sta allineando piano piano all’Europa. Del resto lo dicono i dati. Anche nel nostro Paese c’è una buona domanda di cure naturali e attenzione ad uno stile di vita sano.

Cosa dice agli scettici che temono l’omeopatia, magari condizionati da fatti di cronaca giudiziaria?
L’errore più comune è quello di pensare che chi conosce e usa l’omeopatia, lo faccia come cura esclusiva. Non è così. Nel mio studio, ad esempio, utilizzo le cure omeopatiche come un’arma in più. Conosco come tanti altri colleghi l’omeopatia e la utilizzo come una possibilità di cura in più. Pertanto, se ritengo necessario utilizzare, ad esempio, l’antibiotico, lo prescrivo senza problemi.

L’edizione 2017 promossa da A.M.I.O.T. ha registrato numeri significativi con un incremento del +27% rispetto all’edizione 2016: 450 medici coinvolti, 117 veterinari, 670 farmacie sostenitrici e un numero verde a cui hanno chiamato oltre 1.000 persone, con in totale una copertura dell’80% del territorio italiano in 95 province.